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È tornato Mad Max: “Non cambierò il mio modo di guidare” con tutti contro dopo il Messico

  • di Alice Cecchi Alice Cecchi

30 ottobre 2024

È tornato Mad Max: “Non cambierò il mio modo di guidare” con tutti contro dopo il Messico
Sembrava essersi calmato un po’ Max Verstappen, che per tutta la sua carriera era stato catalogato come una mina vagante, un cordoglio pronto ad esplodere al minimo intralcio. Nell’ultimo periodo però, visti anche i tre mondiali vinti, l’olandese sembrava un altro pilota: aggressivo sì, ma non come prima. In Messico però, sembra essere tornato Mad Max, che non ha paura di nulla e gli interessa solo una cosa: vincere. Ecco cos’è successo

di Alice Cecchi Alice Cecchi

Non si ferma più il trend incredibile preso dalla Formula 1 nella seconda parte della stagione e, come i precedenti, anche il Gran Premio del Messico è stato uno dei più interessanti e ricchi degli ultimi tempi. Ne ha viste di tutti i colori e, alla fine dei giochi, il cattivo è ufficialmente tornato ad essere Max Verstappen, che all'Autodromo Hermanos Rodriguez ne ha combinate di ogni tipo, ricevendo ben 20 secondi di penalità. Se dopo aver vinto il titolo contro Lewis Hamilton l'olandese era riuscito a portarsene a casa altri due senza un vero rivale, nel 2024 è arrivato Lando Norris a mettere in difficoltà il pilota della Red Bull. E i due non solo si stanno dando fuoco e fiamme in pista, ma anche fuori, con dichiarazioni e parole che poi fanno discutere a lungo, proprio come quelle pronunciate da Verstappen dopo la gara in Messico.

Proprio come ad Austin, i due hanno subito iniziato a battagliare appena si sono spenti i semafori e, tra tante sportellate, Max Verstappen ha superato Lando Norris per ben due volte fuori dai limiti della pista e costringendo anche il britannico a tagliare e non eseguire la giusta traiettoria, guadagnandosi ben 20 secondi di penalità che lo hanno portato a tagliare il traguardo in sesta posizione, mentre il suo diretto avversario è riuscito a portarsi a casa la seconda piazza, dietro ad un inarrestabile Carlos Sainz. Ha fatto scintille, ovviamente, il tre volte campione del mondo poi, sia nei team radio che ai microfoni dei giornalisti dopo la gara, facendo ben capire che sicuramente non si pente di quanto fatto, anzi.

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"Il problema più grosso oggi non sono state le penalità, anche se stare fermo 20 secondi al box è davvero tanto. Il vero problema è stato il passo della nostra vettura, di una categoria diversa rispetto ai nostri avversari McLaren e Ferrari" ha iniziato l'olandese, che è poi andato dritto al punto: "Non cambierò il mio modo di guidare, anzi, la prossima volta vedrò di farmi portare qualcosa da bere al box". Mad Max sembra essere allora nuovamente tornato, forse ancora più aggressivo e carico di prima. Quel pilota che era amato da pochi e temuto da tutti, sempre sul limite tra la scorrettezza e la furbizia. Ed è subito allora un ritorno al passato, quando la lotta al titolo era così con Lewis Hamilton, nuovamente sulla bocca di tutti.

Anche perché Lando Norris in radio al suo ingegnere ha subito detto che "Verstappen è pericoloso", proprio come spesso lo ha definito il sette volte campione del mondo quando nel 2021 era protagonista insieme a lui di lotte al limite dell'impossibile. "Sono stato io a dover evitare l'incidente e lui ha superato il limite, di nuovo" ha continuato il britannico, che ha riconfermato poi le sue parole anche nelle interviste post gara. "Il suo unico compito è battermi, non gli interessa se arriva primo o secondo, si sacrificherà per arrivare davanti a me... e il risultato sono gare come queste, né corrette né pulite" ha detto il pilota della McLaren, che poi si è dimostrato particolarmente disinteressato nel confronto fuori dalla pista.

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E tirato in ballo anche Lewis Hamilton ha deciso di ballare, lasciando una breve ma diretta dichiarazione per l'olandese volante: "Ho visto davanti a me una nuvola di fumo e di polvere e già lo sapevo che sarebbe stato Verstappen" ha detto il sette volte campione del mondo, che già nelle giornate d'apertura del weekend si era espresso sulle modalità di guida del pilota Red Bull, descrivendole come aggressive e severe. Come lui, praticamente anche tutto il resto della griglia si è espresso sull'argomento, che riporta appunto sul finale della stagione 2021, ancora un fantasma sulle spalle dell'intero circus della Formula 1. Infatti, anche George Russell, presidente della Grand Prix Driver Association, ovvero il portavoce dei piloti, ha dato ragione alle penalità assegnate dalla direzione gara.

Insomma, tutto sembra vertere nella direzione contro a Mad Max, che ormai sembra essere tornato a tutti gli effetti e pronto a prendersi il titolo in tutti i modi possibili. Perché ormai non si tratta più per lui di un altro trofeo, ma di una vera e propria dimostrazione di forza contro Lando Norris, proprio come lo era diventata, nel 2021, la lotta con Lewis Hamilton. Probabilmente in Brasile l'olandese dovrà cambiare la power unit della sua monoposto e, di conseguenza, partirà dalle retrovie, quindi gli spiriti saranno più che bollenti. Anche perché la pazienza dell'olandese sembra ormai andata in fumo.

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