Sembra che Bernie Ecclestone non abbia mai lasciato la F1, che ha gestito per 40 anni, fino a quando la massima serie non è stata comprata da Liberty Media nel 2017. Non a caso i suoi interventi fanno discutere come un tempo, se non di più. E dopo lo scalpore creato con la rivelazione sul crashgate di Singapore 2008, ora propone un cambio ai vertici della categoria, bocciando l'operato di Stefano Domenicali (al contrario apprezzato dagli addetti ai lavori), da due anni amministratore delegato. Non solo, in’intervista a The Telegraph indica persino il potenziale sostituto. “Stefano non è mai stato vicino alle cose, al di là del fatto che una volta lavorava per la Ferrari. A parte questo, non sapeva cosa accadesse dietro le quinte”, sentenzia l’ex Napoleone del Circus.
E allude alla persona giusta: Christian Horner, team principal della Red Bull dal lontano 2005. “Se dovessi scegliere qualcuno oggi, direi che lui sarebbe il migliore in assoluto. Sa ascoltare e distingue ciò che è spazzatura da ciò che non lo è”. Tuttavia, Horner ha già detto che dopo la sua carriera in squadra, vuole fare altro. “Quando arriverò alla fine del mio percorso, me ne andrò e farò qualcosa di completamente diverso. Diventerò un allevatore di pecore o qualcosa del genere”. Dunque, sonni tranquilli per Domenicali? Quasi. Qualcun altro in passato aveva avuto significative mire di controllo dell’intera F1: Toto Wolff. La sua ascesa ai vertici di Liberty Media era però stata bloccata dal parere contrario di Mattia Binotto.