Nel 2008 Hamilton ha vinto il suo primo titolo mondiale diventando il più giovane campione del mondo di Formula 1 dell'epoca. Tuttavia la stagione è stata tra le più controverse della storia, contrassegnata dal famigerato “crashgate”. Di cosa parliamo? Ebbene, Renault diede istruzioni a Nelson Piquet Jr. di schiantarsi deliberatamente al Gran Premio di Singapore, per provocare l'ingresso in pista della Safety Car e avvantaggiare così il suo compagno di squadra Fernando Alonso, che alla fine vincerà la gara. Il piano funzionò alla perfezione (e costato la sospensione a vita, poi annullata nel 2010, all'allora team manager Flavio Briatore): Alonso trionfò davanti alla Williams di Nico Rosberg e alla McLaren di Lewis Hamilton. A pagarne le conseguenze, inevitabilmente, la Ferrari e Felipe Massa che si videro soffiare il titolo iridato all'ultimo giro dell'ultima gara dal giovanissimo Lewis Hamilton con quel sorpasso su Timo Glock, che gli permise di superare in classifica il brasiliano del Cavallino, grazie ai sei preziosi punti della gara incriminata.
Il caso venne alla luce solo un anno dopo: la FIA avviò un'indagine e stabilì che Renault aveva orchestrato il piano in anticipo, ma nonostante la dimostrata messinscena non cambiò l’esito di quel Mondiale. Non è finita, si scopre oggi che Bernie Ecclestone, ai tempi padre/padrone della Formula 1, era a conoscenza della frode, ma scelse di insabbiare tutto. Come spiega lui stesso in un’intervista destinata a far discutere, e rilasciata alla testata tedesca F1-insider.com, coinvolgendo anche l'allora presidente della FIA Max Mosley, altro informato dei fatti: “Volevamo proteggere lo sport e salvarlo da un enorme scandalo”, ammette. “All'epoca, la regola prevedeva che una classifica del Mondiale fosse intoccabile dopo la cerimonia di premiazione della FIA alla fine dell'anno. Così a Hamilton fu offerto il trofeo e tutto andò bene”. Se i risultati della Renault fossero stati annullati, Felipe Massa avrebbe ottenuto più punti di Hamilton e vinto il campionato. “Oggi mi dispiace ancora per Massa” continua Ecclestone. “Ha vinto la finale nella sua gara di casa a San Paolo e ha fatto tutto bene. È stato derubato del titolo che meritava, mentre Hamilton ha avuto tutta la fortuna del mondo e ha vinto il suo primo campionato. Oggi avrei deciso diversamente. Ecco perché, per me, Michael Schumacher è ancora l'unico detentore del record. Anche se le statistiche dicono il contrario”.