Non si tira mai indietro, Bernie Ecclestone, anche quando sembra avere tutto il mondo contro. Le sue dichiarazioni sul presidente Vladimir Putin, considerato una "persona onorevole" per quale tempo fa si sarebbe "preso una pallottola" hanno fatto molto discutere nel mondo del motorsport, mentre FIA e Liberty Media prendevano importanti decisioni contro la Russia, come scegliere di cancellare dal calendario il Gran Premio di Sochi 2022 e, notizia delle ultime ore, concludere gli accordi intrapresi per gare in futuro in Russia, andando così a cancellare anche il già confermato GP di San Pietroburgo del 2023.
Ma nonostante le posizioni della FIA, Bernie Ecclestone non indietreggia con le proprie, e parla della scelta della Federazione di non escludere i piloti russi e bielorussi dalle competizioni sportive internazionali: "È stata assolutamente la mossa giusta – ha dichiarato all’agenzia di stampa PA – se c’è un pilota russo in F1, cosa ha a che fare con la Russia che combatte una guerra? Non c’è nessuna relazione. Gli atleti non hanno nulla a che fare con questo conflitto. Non ne fanno parte e non ne hanno mai fatto parte".
L'ex patron della Formula 1 ha poi continuato, spiegando la propria posizione sull'argomento: "Il Formula One Group ha deciso che era la cosa giusta da fare ma non credo sia stata la scelta corretta. Non c’è nessuna guerra in Russia. La FIA ha confermato la cancellazione solo perché il Formula One Group l’ha rimossa, altrimenti, se nessuno avesse parlato di cancellare la gara, sono sicuro che la FIA non lo avrebbe fatto. Putin, probabilmente, non è affatto contento di quello che sta succedendo ma dato che ha tutto il mondo contro che lo considera un criminale non credo che si preoccuperà troppo di una gara di F1".