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La FIA salva i piloti russi ma Mazepin resta nei guai: il padre Dmitry, i legami con Putin, Uralkali e i problemi giudiziari

  • di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

2 marzo 2022

La FIA salva i piloti russi ma Mazepin resta nei guai: il padre Dmitry, i legami con Putin, Uralkali e i problemi giudiziari
La FIA ha deciso di proteggere i piloti russi e bielorussi, permettendogli di correre con bandiera neutra e non escludendoli dalle competizioni internazionali, ma la posizione di Nikita Mazepin resta appesa ad un filo, con il sedile in Haas ancora a rischio

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

I piloti russi e bielorussi sono salvi: la FIA ha infatti preso la decisione più "neutrale" possibile e ha scelto di proteggere i giovani atleti permettendogli di prendere parte alle competizioni sportive internazionali ma di farlo come piloti "neutri" e quindi senza riferimenti allo stato di appartenza, senza bandiera (che sarà neutra) e senza inno nazionale sul podio. 

Una notizia che di fatto salva la stagione e la carriera di molti piloti, da Robert Shwartzman a Daniil Kvjat passando per l'unico russo in Formula 1: Nikita Mazepin. La situazione di Mazepin però è ben più complicata rispetto a quella degli altri piloti perché profondamente legala alla presenza di uno sponsor russo sulla monoposto americana Haas. Uno sponsor, Uralkali, che è anche il motivo per cui Mazepin, pilota pagante arrivato nella classe regina grazie agli aiuti economici del padre Dmitry, può correre con Haas. Senza quel contributo economico Nikita non avrebbe infatti il sedile in Formula 1 e la possibilità che la scuderia americana decida di correre nel 2022 rinuniciando a Uralkali, come fatto nel corso dell'ultimo giorno di test a Barcellona, mette il russo in una situazione di pericolo. 

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Situazione aggravata anche dalle posizioni dello stesso Dmitry che certo non sentiremo prendere le distanze dal presidente Putin o dalle scelte del suo paese: il padre del pilota infatti è molto legato al governo russo e, come conferma il tabloid inglese The Sun, i due si sono incontrati per l'ultima volta solo un mese fa. Il padre di Mazepin poi ha, attualmente, anche problemi giudiziari, che non aiutano la posizione della sua azienda (colosso del potassio di cui ha una partecipazione di maggioranza) e quella del figlio in Formula 1. Mazepin senior deve affrontare guai giudiziari in Irlanda, dove dovrà presentarsi, dinanzi alla Corte Commerciale, per rispondere all’accusa di frode per un processo iniziato nel 2016 che lo vede accusato di aver defraudato quattro aziende attraverso operazioni volte a screditarle. 

Come se la situazione non fosse già abbastanza complessa a prendere una decisione più netta della FIA ci ha pensato l'Inghilterra che ha annunciato che i piloti di nazionalità russa non potranno prendere parte ad eventi sportivi internazionali su suolo britannico. Mazepin dunque non potrà correre il Gran Premio di Silverstone in alcun modo e ora la palla passa definitivamente alla scuderia Haas: i pezzi grossi del team continueranno con la sponsorizzazione di Uralkali, e quindi con la presenza di Mazepin, o sceglieranno una linea dura contro la Russia come hanno fatto dal Regno Unito. 

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