La stagione di Formula 1 deve ancora iniziare ma nel paddock già regna il caos. Confusione e problemi iniziati nel corso dei test pre-stagionali di Barcellona quando, la notizia di invasione russa in Ucraina, ha creato difficoltà di gestione per la FIA, che si è ritrovata a dover prendere in mano una situazione complicata, precaria e scivolosa.
I problemi maggiori sono arrivati per la scuderia americana Haas che ha scelto di togliere lo sponsor russo Uralkali dalla livrea della propria monoposto per l'ultimo giorno di test in Spagna e ha successivamente impedito al pilota russo Nikita Mazepin di partecipare alla conferenza stampa. Da lì le indiscrezioni di un possibile licenziamento dello stesso Mazepin: se la scuderia americana dovesse infatti scegliere di eliminare lo sponsor di maggioranza non ci sarebbero motivi per restare legati al pilota pagante, che si trova in Formula 1 proprio grazie agli sponsor forniti da papà Dmitry, proprietario della Uralkali, e dai suoi legami con le forze di potere russo.
I problemi per Mazepin in queste ore si stanno poi facendo ancora più grandi perché la Federazione automobilistica dell'Ucraina (FAU) ha scritto nelle scorse ore alla FIA per chiedere al presidente Mohammed Ben Sulayem di prendere provvedimenti e escludere Russia e Bielorussia dai vari campionati a quattro ruote. Non basterebbe quindi la decisione da parte della FIA di cancellare, o almeno sospendere, il Gran Premio di Sochi 2022, ma la FAU vorrebbe operazioni più importanti da parte della FIA, che starebbe quindi valutando uno stop ai piloti russi.
Il Consiglio Mondiale della FIA si riunirà nella giornata di oggi, 1 marzo, in una forma straordinaria per discutere di potenziali provvedimenti legati all'invasione dell'Ucraina e valutare la richiesta di esortare dalle gare i piloti che competono sotto bandiera russa e bielorussa. A questa domanda si è aggiunta la richiesta del Comitato Olimpico Internazionale di escludere gli atleti russi o bielorussi da ogni tipo di competizione sportiva professionistica.
I piloti in questione, primo su tutti Nikita Mazepin ma anche Robert Shwartzman, collaudatore della Scuderia Ferrari, e Daniil Kvyat, piloti attualmente impegnato nel WEC con G-Drive, potrebbero cercare di sviare la condanna cercando di ricorrere a una licenza diversa, quindi non russa ma di un altro paese, perché l'intento della Federazione è quello di punire la Russia in ambito internazionale e non i singoli piloti. Su questa possibilità si dovrebbe però esprimere la FIA, che potrebbe da una parte aiutare i piloti a trovare una soluzione alternativa all'esclusione o dall'altra bloccarne qualsiasi tentativo.