È difficile immaginarsi che il più grande talento del basket d’oltreoceano sia italiano. Patria di atleti enormi ed esplosivi contro una Nazione di ‘normali, gente che predilige lo spettacolo al bel gioco. Insomma l’Italia in Nba ha avuto sei eccezioni che hanno permesso di far sbarcare il tricolore nella pallacanestro dei grandi. Di questi soltanto in due hanno fatto la differenza. Gallinari è oramai in pianta stabile ovunque giochi, da New York a Denver passando per Atlanta, mentre Belinelli si è tolto pure la soddisfazione di vincere i play off e la gara da tre. Il resto ha orbitato tra fenomeni incompresi e gregari last minute. L’ultimo arrivo è stato il giovane di belle speranze Nico Mannion ma la sua avventura, anche dopo diverse ottime prestazioni a Golden State, è durata un solo anno. Adesso però c’è lui che non è neppure vicino all’esordio in NBA, ma è già sulla bocca di tutti da almeno due anni.
Era dai tempi di Andrea Bargnani che non c’era tutto questo hype per un cestista italiano. Il 19enne Paolo Banchero è stato accreditato come la futura prima scelta, che in queste ore è stata confermata. Insomma quelli che, sulla carta, sono forti per davvero. Lui però non sembrava sentire il peso di essere una stella e già all’esordio nel campionato NCAA, la vetrina dei giovani talenti, ha spaccato. Vestiva la maglia di Duke, insomma, non una ‘scuola’ qualsiasi. Anzi, forse tra le più forti. Da lì sono usciti fior di fenomeni da Kyrie Irving a Jason Williams, Jayson Tatum, Jabari Parker e Zion Williamson, prima scelta del 2019. E adesso la punta del team è proprio l’italo americano.
Potenza fisica e tecnica surreale, Paolo Banchero è un fenomeno. Punto. Gente così la vedi subito, c’è poco da fare. Ma a dirlo non è soltanto chi scrive che vabbè, lasciamo perde, ma è un altro tizio che gioca in NBA da un po’ di tempo. King Lebron James. Il 23 dei Lakers ha pubblicato una storia Instagram molto particolare. Una copertina del magazine ‘Slam’ dove era raffigurato il numero 5 di Duke con scritto: “Paolo da paura! Seattle ha il nuovo numero 1”. Beh insomma non è poi così male farsi incoronare da LBJ. Paolino però ha soltanto un difetto.
Poco distante dalla Duke University, qualche tempo fa, la sua Jeep è stata fermata dalla polizia. Alla guida non c’era Paolo ma un compagno di squadra 21enne, risultato positivo all’alcol test. Il cestista italiano era seduto sul lato posteriore ed è finito nei guai lo stesso. Perché? Per la legge del North Carolina è reato permettere di guidare il proprio veicolo a una persona in stato di alterazione o non impedirle di mettersi al volante. È così che è stato denunciato per favoreggiamento. Insomma poteva andargli meglio. Lo scorso dicembre Banchero si è presentato davanti al giudice: per le norme in vigore è reato permettere di guidare il proprio veicolo ad una persona in stato di alterazione, oppure non impedirle di mettersi al volante. La fama ha un prezzo alto, ma se Paolo Banchero riuscirà a gestirla, assisteremo al nuovo fenomeno del basket mondiale. Ma ricordiamoci sempre che è ancora un ragazzino.