La BMW M4 numero 46 del Team WRT chiude con uno "zero" la prima gara del 2023. "È un peccato" - afferma Valentino Rossi, perché le aspettative riposte su di lui, sul potenziale della macchina e sulla generale competitività della compagine belga, erano alte. Perché il nove volte campione del mondo oggi, in Brianza, scattava secondo di fronte a migliaia di spettatori, che hanno riempito le tribune dell'Autodromo del Parco Reale soprattutto per vedere sfrecciare una vettura giallo e blu, guidata da un uomo che sul casco - da quasi 30 anni - porta un sole e una luna stilizzati.
Le ottime prestazioni in qualifica del belga Maxime Martin e del brasiliano Augusto Farfus hanno consentito al Dottore di scattare dalla prima fila virtuale (le macchine nel GT World Challenge Europe partono lanciate). Valentino si è addossato la gravosa responsabilità di disputare la prima delle tre ore di gara; ha guidato nei primi caotici giri, incurante del fiato sul collo che spirava dalle oltre cinquanta vetture nei suoi scarichi. Rossi, sin da subito, non ha tradito le attese: in partenza ha mantenuto la seconda piazza, rispondendo all'attacco della Mercedes di Engel con una manovra all'esterno di curva 1 che ha ricordato i giorni migliori. Per qualche minuto la BMW M4 GT3 gialla e blu, numero 46, somigliava alla Yamaha Gauloises 2004. Gli occhi degli appassionati, sugli spalti, brillavano. Perché vedere Valentino Rossi che lotta e si diverte nelle prime posizioni, siano due o quattro le ruote, regala sempre emozioni. Alla ripartenza dopo la prima Safety Car (generata da un incidente al primo giro senza conseguenze), il Dottore ha dovuto subire una seconda offensiva da parte di Engel, che non ha ammesso possibilità di replica. Valentino, in terza posizione, ha vissuto il momento più intenso, e più convincente, delle sua domenica: il 46 è rimasto francobollato alla Mercedes del rivale, accorciando nel frattempo il distacco dal leader Eng, al volante di un'altra M4. Dopo una dozzina di giri, Rossi ha siglato il miglior tempo della sua ora di gara; un 1'47"700 che tra gli alberi della Brianza, oggi, non era cosa comune.
L'unica sbavatura di Valentino è arrivata ad un quarto d'ora dalla fine del suo turno. Rossi, non aiutato dalla dea bendata, l'ha pagata a caro prezzo. È direttamente il nove volte campione del mondo che - poco dopo aver lasciato la macchina al talento di Augusto Farfus - spiega la dinamica del misfatto con un velo di amarezza, dovuta anche alla fresca notizia del ritiro della sua BMW M4: "All'inizio è andata molto bene, perchè sono riuscito a stare con i migliori, combattendo per il podio, nonostante contatti, caos, problemi e Safety Car. Purtroppo dopo ho fatto un errore alla prima variante e sono andato un pò largo, passando sopra alla banana (cordolo alto, ndr) e la macchina è entrata subito in antistallo. Ho impiegato circa quindici secondi per rimettere la prima marcia, perdendo quasi venti posizioni. Sfortunatamente adesso siamo anche fuori dalla gara, perché Augusto ha riscontrato una foratura alla posteriore destra e ha dovuto ritirare la macchina".