Jack Miller è stato tra i primi piloti a muoversi sul mercato. Dopo gli anni sulla Desmosedici - prima in Pramac e poi nel team ufficiale Ducati - Jack tornerà in KTM, la casa che l’ha portato nel motomondiale ad inizio carriera. Questo perché, come ha spiegato il Direttore Sportivo Ducati Paolo Ciabatti, all’australiano mancava la costanza di rendimento necessaria a tenersi il posto che, a ben vedere, buona parte della griglia della MotoGP gli invidia. Evidentemente poi, di piloti a cui dare un’opportunità in Ducati non ne mancano.
Miller, durante la conferenza stampa del giovedì, ha spiegato chiaramente come stanno le cose: “Prima di tutto sono davvero contento di aver firmato il contratto ed essere qui per altri due anni, vi toccherà sopportarmi ancora un po’ - ha scherzato - Sono felice pensando al mio futuro, cambiare un po’ scenario e provare qualcosa di diverso è un’opportunità grandiosa per me. Sono stato in Ducati per cinque anni, è stata un’ esperienza incredibile e abbiamo fatto un sacco di belle corse insieme. Alti e bassi, come sempre, ma sono davvero riconoscente per quello che hanno fatto per me in questo periodo. Non solo ho avuto la possibilità di guidare una Ducati Pramac, ma anche entrare nel team factory e questi sono stati anni pazzeschi. Ora guardo al futuro, è un altro bel progetto e loro sono affamati di vittoria, una cosa importante”.
Poi ha parlato del rapporto con Ducati, ancora ottimo, e di quello con Pecco Bagnaia: “Di sicuro è stato un po’ strano, perché fai l’annuncio e tutto il resto e poi sei ancora lì fino alla fine dell’anno, ad affrontare i weekend di gara come sempre. Prima dell’annuncio sono andato da tutto lo staff Ducati e da Pecco, ho parlato un po’ con loro spiegando cosa sarebbe successo e dove sarei andato. È stato emozionante, anche perché indossare questa divisa rosso Ducati è qualcosa che ho voluto per tanto tempo. Andarmene mi commuove un po’, ma ci aspettano delle belle cose. E come ho detto mancano 12 gare, sarò ancora un pilota Ducati per un po’”.
Un team ufficiale - a prescindere dalla moto che mette in pista - è sempre una priorità per i piloti, specialmente se l’obiettivo del costruttore (come nel caso di KTM) è imporsi ai piani alti della classifica. A parlare delle ragioni che hanno spinto KTM a firmare un biennale con Jack ci ha pensato Francesco Guidotti, durante un’intervista con Antonio Boselli per Sky: “La ragione tecnica è differenziare un po’ da quello che abbiamo adesso. Ci dispiace che Oliveira non abbia accettato la nostra offerta, secondo me era piuttosto appetibile. Jack può portare molta esperienza con il lavoro fatto per altre case, perché gli altri piloti non ne hanno e questa è la ragione tecnica. Sportivamente e umanamente - sia io che KTM lo conosciamo bene - ha accettato con grande entusiasmo, è stato facile. Quando si ha fiducia nelle persone e nel progetto gli accordi escono bene”.