Sarà la pista americana di Sebring ad ospitare la prima di sette gare del Campionato Mondiale di Endurance: il 17 marzo scenderanno in pista le 38 vetture che saranno protagoniste dell'undicesima stagione del WEC.
Dopo la conclusione della stagione passata in Bahrain - che ha visto Toyota campionessa per la quarta volta consecutiva nella classe regina e Ferrari accalappiarsi il titolo in LMGTE-Pro, con Alessandro Pier Guidi e James Calado che hanno portato la loro 488GT EVO drammaticamente al traguardo con il cambio rotto - il campionato riparte quasi da zero, facendosi scoprire pezzo per pezzo da tutti i nuovi tifosi estremamente curiosi, esplorando nuovi circuiti per aumentare l'interesse e l'azione con l'obiettivo di tornare ad essere la massima espressione del motorsport come negli anni '70.
Cominciamo dall'inizio: come funziona una gara del WEC? Come suggerisce il nome, le gare del WEC sono di resistenza, in quanto possono durare dalle sei alle ventiquattro ore, quindi di giorno e di notte. Ogni vettura infatti ha un equipaggio composto da tre piloti che gestiscono le ore di corsa in turni, scanditi dai pitstop, dove le auto vengono anche rifornite, sistemate e dotate di gomme nuove.
IL CALENDARIO
La stagione di quest'anno prenderà il via il 17 Marzo a Sebring, con la prima gara che avrà una durata di circa otto ore, ovvero il tempo necessario per coprire Mille Miglia. La seconda tappa del mondiale vedrà la categoria tornare sul tracciato di Portimao il 16 aprile, in Portogallo, per sei ore di sali e scendi, seguite due settimane dopo sul magico circuito di Spa Francorchamps che ospiterà la categoria per altre sei ore di pura azione.
Segna la metà del campionato la gara delle gare, la 24H di Le Mans, che quest'anno festeggia il centenario tra il 10 e l'11 giugno e che vedrà quasi il doppio delle vetture al via. Il 9 giugno è il turno dell' Autodromo di Monza che ospita altre sei ore di azione e chiude la parte europea del campionato. La sei ore di Fuji prende il via il 10 settembre e accompagna le vetture alla fine della stagione in Bahrain, per l'iconica 8 ore a novembre.
IL PUNTEGGIO
Il punteggio viene assegnato in maniera diversa rispetto alla durata della gara: si parte dalle sei ore in cui la metodologia è la stessa della Formula 1, quindi 25 punti ai vincitori, 18 a chi arriva secondo, 15 al terzo, 12 al quarto, 10 al quinto e così via. Nelle gare di otto ore il punteggio viene raddoppiato di 1,5 rispetto a quello standard, mentre alla 24H di Le Mans vengono assegnati il doppio dei punti. Chiunque riesca ad arrivare al traguardo ottiene mezzo punto.
Essenziale da sapere è la divisione in classi presente in griglia, infatti ci sono ben tre tipologie di vetture diverse, con velocità e caratteristiche distinte: Hypercar, LMP2 e LMGTE Am.
HYPERCAR
La classe "regina" del WEC, che quest'anno vede in lotta ben 13 prototipi di sette case costruttrici diverse. Nelle new entry il nome più atteso, soprattutto dagli italiani, è sicuramente quello di Ferrari, che scenderà in pista con la 499P, presentata al pubblico durante le Finali Mondiali Ferrari a Imola lo scorso Ottobre. Vedrà al volante i neo annunciati Antonio Fuoco, Nicklas Nielsen e Miguel Molina sulla #50 e i campioni del mondo Alessandro Pier Guidi e James Calado accompagnati dall'ex pilota di Formula 1 in Alfa Romeo Antonio Giovinazzi sulla #51. In griglia approderanno anche Porsche, con la tanto attesa 963, Cadillac, con la Project GTP, e un'inaspettata Vanwall, che vedrà al suo volante il campione del mondo di Formula 1 Jacques Villeneuve.
Ad aspettarli ci saranno Peugeot, che ha anticipato il suo debutto a metà stagione 2022 per preparare la vettura al meglio, Glickenhaus, con l'obiettivo di completare finalmente una stagione, e Toyota, coi suoi campioni in carica riconfermati anche per il 2023. Chi è invece rimasto fuori dalla griglia è il team di Isotta Fraschini, rigettato dalla FIA, ma che ambisce comunque all'iscrizione gara per gara. I prototipi possono essere di tipo LMH o LMDh, differenti nel regolamento tecnico, e possono avere motore termico con sistema ibrido, fino a sviluppare 500kW totali.
LMP2
Protagonisti di questa divisione sono gli 11 prototipi "Le Mans Prototype" prodotti da Oreca e gestiti da team privati - fatta esclusione per il team Alpine ELF che gareggia con il proprio prototipo. I campioni in carica di JOTA schierano una sola vettura quest'anno, perché impegnati anche nella classe regina con Porsche, mentre Prema Racing ha già annunciato l'entrata doppia, con la giovanissima Doriane Pin e Juan Manuel Correa. Riconfermano la loro presenza in griglia anche i restanti cinque teamVector Sport, Team WRT, Inter Europol Competition, United Autosport e Alpine ELF Team, che si prepara così per il ritorno in Hypercar nel 2024.
Questa potrebbe essere l'ultima stagione per la classe, in quanto con l'espansione della categoria Hypercar potrebbero esserci troppe auto al via.
LMGTE-Am
La griglia del WEC si chiude con le 14 GTE di Ferrari, Aston Martin, Chevrolet e Porsche. Le vetture GT sono state integrate nel campionato nel 2011 e per la prima volta sono riunite in un'unica classe, dato che fino alla stagione passata gli equipaggi erano divisi in PRO (professional) e AM (amateur).
Qual è il segreto per saperle riconoscere in fretta? Molto semplice, ogni classe è rappresentata da un colore che si ritrova anche sui numeri delle vetture: rosso per le Hypercar, blu per le LMP2 e verde per le LMGTE Am.
Il Balance Of Performance (BOP)
Un concetto chiave da capire nel mondo del WEC è quello del BOP, il Balance of Performance. Si sente nominare spesso ed è ciò che permette nessun dislivello di prestazioni durante le gare - o almeno questo è il suo obiettivo. In un campionato con tante vetture diverse nella stessa classe, è necessario trovare un equilibrio delle prestazioni per permettere a costruttori differenti di competere allo stesso livello. Viene previsto dal regolamento tecnico ma può essere modificato dal Comitato WEC, che vediamo spesso agire durante i weekend di gara.
La stagione 2023 sembra avere tutte le carte in regola per far ritornare il WEC al suo massimo splendore, sarà così? Non ci resta che attendere la 1000 Miglia di Sebring per scoprirlo.