Due vittorie in quattro gare, con una nuova squadra, al secondo anno di MotoGP: i numeri di Enea Bastianini all’in Europa in testa al mondiale dicono molto del suo talento. Anche perché gli ufficiali, di contro, stanno facendo fatica con una moto che almeno sulla carta dovrebbe essere più competitiva. Se nella seconda metà della stagione è lecito aspettarsi un grosso salto in avanti da chi guida la GP22, per il momento Enea è decisamente il più concreto dei ducatisti. È meno esplosivo di Jorge Martin sul giro secco, ma ha risolto - con il lavoro durante l’inverno e una moto migliore - i problemi in qualifica, così il suo grosso vantaggio sul finale di gara gli permette di rimontare per vincere e non per metterci una pezza. E, a spiegarlo sono i diretti interessati, non è solo una questione tecnica, anzi: Enea ha uno stile di guida diverso da quello degli altri piloti: “Sinceramente, se sapessi guidare come lui lo farei!”, ha scherzato Jack Miller dopo Il GP delle Americhe Miller ha scherzato dopo la gara. “Sta guidando bene. Quando ti supera sembra sempre avere tutto sotto controllo. Ha uno stile particolare in cui si siede molto dentro la moto, con la testa che cerca la curva. Lo guardi con la moto che si muove sotto di lui e sembra davvero averne il pieno controllo. Funziona”. Ha raccontato Miller a The Race. “È in grado di lasciare che la moto si muova sotto di lui e di rimanere davvero fermo e molto calmo. Certo, è anche piccolino, quindi è molto, molto veloce sul rettilineo. Ed è anche forte in frenata, perché 10 chili in meno ti aiutano”.
Jack spiega anche il grande punto forte di Enea, estremamente gentile con le gomme: “Quello è merito suo, sulla GP19 l'anno scorso riusciva a farlo comunque: quello è tutto merito suo - ha esordito - ed è un risultato incredibile se penso a come apre il gas. Per qualche ragione, non usa mai troppo il posteriore della moto per girare, che invece è il mio grosso problema. Io sfrutto sempre la gomma dietro per girare, lui invece è in grado di guidare in modo molto fluido e veloce. Se potessi allenarmi a imparare il suo stile... ci provo da sette anni e ancora non ce l'ho fatta!”, ha concluso.
Bastianini ha lasciato intendere che lo stile di Miller, comunque, è piuttosto simile al suo: “Alcuni piloti Ducati hanno uno stile molto diverso dal mio, ma quello di Jack è abbastanza vicino e ogni volta confronto i dati con lui”. Poi però lancia una frecciatina a chi pensa che i suoi risultati siano dovuti (anche) ad una moto che, contrariamente alla 2022, è ormai arrivata a fine sviluppo; “La moto secondo me è molto simile, intendo la '21 rispetto alla '22, penso che non ci sia un grande divario. Per il momento non mi sento in vantaggio rispetto a loro”.
Ad ogni modo, Enea si sente tutt’altro che completo: “La mia sensazione è di essere davvero veloce in ingresso di curva, soprattutto quando c'è una grande staccata, ma pago l’ingresso in percorrenza: sono più lento lì, soprattutto quando controllo i dati all'interno del box rispetto a Jack e soprattutto a Jorge Martin. Devo migliorare in questo, perché il mio stile è troppo diverso. Devo migliorare di più"