Enea Bastianini per provare a guardare al futuro con ottimismo deve prendere in mano il foglio dei tempi dell'ultimo Gran Premio d'Indonesia a Mandalika. Dopo essersi ritrovato in ultima posizione per un "lungo" in partenza, Enea ha rimontato con una naturalezza che - francamente - non gli si era mai vista quest'anno e che ha riportato alla mente le imprese memorabili del 2022 con Gresini, quando la Bestia vinceva in rimonta e nessuno riusciva a tenere il suo ritmo nella seconda metà di gara. A Lombok Bastianini è risalito fino all'ottava posizione, ma gettando uno sguardo ai cronologici si può tranquillamente dire che, senza la brutta partenza, il romagnolo sarebbe stato della partita per il podio: negli ultimi dieci passaggi nessuno era veloce come Enea, che ha fatto segnare il giro veloce della gara in 1'30''906, l'unico essere umano a sfondare il muno dell'1'31" nella domenica indonesiana della MotoGP. Non a caso oggi Bastianini, nel media day di Phillip Island, ha rilasciato dichiarazioni importanti che fanno lasciano ben sperare per il suo finale di un 2023 tormentato: "Il morale è abbastanza alto, vengo da una gara discreta al mio rientro dall'infortunio, forse è stata superiore alle aspettative, a livello di sensazioni la mia miglior gara dell'anno. La cosa che mi ha fatto rassenare di più è stata avere buone sensazioni, sono tornato a divertirmi e mi mancava da un po' di tempo".
Intutile dire che, da qui a Valencia, ritrovare il podio sarebbe come bere acqua fresca dopo un'escursione nel deserto per Enea Bastianini. Gli consentirebbe di affrontare la pausa invernale con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per provare a mantenere la sella in Ducati ufficiale nel 2025. Per difendersi dalle potenziali (ma nemmeno tanto) mire espansionistiche di Marc Marquez, Jorge Martín e Marco Bezzecchi, che non disdegnerebbero l'idea di indossare una tuta rossa tra diciotto mesi. Enea, intervenuto alla rubrica "In Conversation With" - un prodotto dei canali ufficiali della MotoGP - ha parlato così della sua stagione e del 2024: "È stata una stagione molto strana per me, il contatto con Luca nella prima Sprint è stato mentalmente un disastro perché dentro di me prima di quell'incidente ero uno dei contendenti al titolo. Sono tornato dopo tre mesi e si sono subito presentati dei problemi con la Ducati 2023, ho spinto tanto per chiudere questo gap ma alla fine niente è cambiato. Dopo a Barcellona mi sono fatto male di nuovo, quindi dopo questo infortunio è importante resettare, ripartire, e vedere a che punto è il mio feeling con la moto. Non sono ancora al top con la Desmosedici, non solo per un fatto di stile di guida, ma perché ho fatto meno chilometri degli altri con la GP23. Sono molto curioso di vedere come sarà a Valencia la nuova moto, perché probabilmente sarà un po' diversa e vediamo se riesco a reinstaurare il feeling che avevo con la GP22, che per me era una buona moto. Ho saltato tante gare e da casa ho potuto notare la velocità della Ducati. Jorge Martín è molto forte, specialmente in questa seconda parte della stagione è incredibile. Marquez in Gresini? Conosco il Team Gresini e il suo potenziale, Marc potrà fare una grande stagione e mi aspetto di vederlo al top l'anno prossimo, di vederlo battagliare in tutte le gare con gli altri piloti Ducati. Il 2024 sarà un anno cruciale per me, dovrò fare una bella stagione, ma la pressione è sempre la stessa, quest'anno va anche considerato che la mia squadra era nuova, quindi nel 2023 avremo più esperienza. So che ci sono molti piloti Ducati veloci e probabilmente tutti loro vorrebbero sedersi sulla mia moto, è normale, ma so anche ciò che posso fare io. È solo una questione di tempo affinché io torni a miei massimi livelli"