La prima tre giorni di test della F1 al Circuit de Catalunya ci ha fatto capire pochissimo dei valori in campo. Come avviene sempre in questi casi nessuno ha mostrato il suo vero potenziale e una volta davanti ai media piloti e team principal hanno cercato di buttare la palla nel campo avversario per allontanare attenzione e pressioni.
Ad iniziare è stato Toto Wolff sostenendo che il motore della nuova Ferrari ad effetto suolo è decisamente il più competitivo del lotto. Poi si è aggiunto Lewis Hamilton che ha addirittura definito la F1-75 più avanti di mesi rispetto ai rivali.
“Nel 2021 hanno portato pochi sviluppi per investire la maggior parte delle risorse in questa stagione. Vedremo cosa succederà”, il commento dell’inglese che si è appigliato all’immobilismo mostrato dal Cavallino lo scorso anno per proiettarlo a favorito del 2022.
Come Charles Leclerc e Carlos Sainz lesto ad adottare un basso profilo per non alimentare attese ed eventualmente sorprendere il gruppo in occasione del primo GP del campionato in programma il 20 marzo in Bahrain, il boss della Rossa Mattia Binotto non ha tardato a replicare al sette volte iridato.
“Sono sicuro che a Sakhir saranno loro ad essere due o tre mesi avanti”, il suo commento da gioco a rimpiattino. "Per noi era importante creare un buon punto di partenza. Il mondiale è molto lungo e mi aspetto tanta concorrenza già dalla prima gara. Siamo soddisfatti dei tempi segnati a Barcellona, ma lo siamo di più per quanto riguarda i giri percorsi. La vettura è sembrata stabile e di questo ne siamo felici".
Per il responsabile della scuderia di Maranello non è possibile fare previsioni. Quella di Barcellona può essere considerata solo una sgambata, dove tutti sono su programmi diversi e i carichi di benzina differenti possono far sembrare veloce un'auto che lo è solo relativamente.