Tecnicamente mancano cinque giorni al 2024 della MotoGP, quando i piloti scenderanno in pista a Valencia per i test di fine stagione. Marc Marquez lo farà con il Team Gresini, Luca Marini sarà in Honda HRC. Fabio Di Giannantonio, invece, non può ancora dare nulla per certo, neanche dopo la splendida vittoria in Qatar e un finale di stagione sempre in crescendo. Queste sono le corse. Anche se, nelle corse, con il talento si aggiusta tutto. “È stato incredibile”, racconta lui in conferenza stampa a proposito di domenica scorsa, quando ha vinto la sua prima gara in MotoGP. “Posso dire di averla vista 20, 25 volte, ho passato un sacco di tempo a guardare il telefono! È stato veramente speciale". Poi parla di quella sera lì, a Doha: "Ho fatto una telefonata con mio padre piena di lacrime, perché chiaramente per lui è stato un sogno, come lo è stato per me da quando ero bambino. Quando ti succede qualcosa di così grande ripensi a quando eri bambino, con tuo padre, con la minimoto e i tuoi genitori. Di colpo sei un pilota della MotoGP alla tua prima vittoria… è incredibile”. Più tardi, con una risata, spiega di non essersi ancora fatto un regalo: "Ancora non ho fatto danni monetari. Sicuramente a fine anno voglio farmi un buon regalo ma non ho ancora pensato a questo. Diciamo che sono concentrato il più possibile su Valencia, sicuramente finita la stagione faremo una gran festa, al cento per cento, poi magari mi faccio anche un bel regalo”.
Il grande tema della conferenza stampa però - mentre Luca Marini spiega di non poter ancora dire nulla - è sul suo 2024, dopo che VR46 ha provato ad avvicinarsi sia a Fabio che a Fermín Aldeguer, il quale però sembra più intenzionato a restare in Moto2 per motivi contrattuali: “Diciamo che considerando che è l’unica moto libera, o che lo sarà quando Luca farà il suo annuncio (risate, ndr)… No, diciamo che il lavoro che fanno dietro le quinte è incredibile con l’Academy e tutto il resto, lo staff… Sono molto bravi e sono arrivati in MotoGP passando da Moto3 e Moto2, sono stati fortissimi in ogni categoria e sono una grandissima squadra, sarà un’esperienza incredibile, una grande sfida. E penso che potrebbe essere anche un’opportunità incredibile per imparare un sacco di cose. Diciamo che sono venuto qui con un casco e una tuta, per provare a guidare martedì. Stiamo lavorando a qualcosa di figo, abbiamo buone possibilità di guidare una moto nei test e forse anche una piccola possibilità di essere in griglia il prossimo anno. Vedremo”.
Così gli chiediamo se, in caso di un passaggio alla VR46, sarebbe disposto a trasferirsi a Tavullia per allenarsi con gli altri ragazzi dell’Academy: “Oddio, non ci ho mai pensato a questo”, la sua risposta. “Penso che in generale se dovessi entrare a far parte di quel team, di quella famiglia, credo che l’interesse dei entrambi sia quello di prepararsi al meglio, quindi in caso ci sarebbero da fare delle valutazioni per capire dove svolgere la preparazione di questo inverno e poi anche tutta quella dell’anno. Sicuramente da loro ho tantissime cose da imparare, sia dai ragazzi dell’Academy che dallo staff, dal team e da Valentino. Diciamo che è un gruppo di persone da cui puoi andare con l’agenda vuota e riempirla di note. In caso dovessi entrare in quel team lì sarebbe per me una grande opportunità per me”.
Tuta e casco sono pronti. Prima però, c'è da correre l'ultima gara della stagione. Da vincente e disoccupato.