Com'è spesso accaduto nel corso del 2025, la giornata dedicata alle attività media nel paddock della Formula 1 ha regalato tanta azione quanto una sessione in pista. L’argomento centrale a Barcellona - forse la pista più indicativa delle reali performance delle monoposto, grazie a un tracciato misto e tecnicamente completo, ideale per raccogliere dati significativi - è stato il controllo da parte della Federazione sulle ali anteriori. Non a caso la FIA tira fuori l’argomento proprio su questo circuito che, fino a qualche anno fa, era la sede tradizionale dei test prestazionali del mondiale. Precisamente, l’attenzione va sui musetti delle vetture, che non devono risultare eccessivamente flessibili, anche a causa dei precedenti osservati.

Sembra non darsi pace la Federazione, che dall’inizio dell’anno lavora senza sosta su nuove normative per le monoposto. Poco prima dell’inizio del mondiale infatti, l’attenzione era rivolta all’ala posteriore - ora invece, sotto osservazione c’è quella anteriore. La nuova regola è in realtà piuttosto semplice: se prima l’ala poteva flettersi fino a 15 mm, ora il limite è stato ridotto a 10 mm. Dal punto di vista delle prestazioni, un’ala più flessibile rende la monoposto più agile e veloce, al punto da fare davvero la differenza in pista, per questo motivo in molti sono curiosi di vedere quali effetti concreti avrà sulle varie monoposto questa normativa.

“Credo che il problema più grande sia l’eccessiva quantità di hype che si è creata attorno a questa vicenda. Noi sappiamo già cosa è cambiato. Lando ha già utilizzato la nuova ala quest’anno, quindi siamo certi che non sia la nostra fine”, ha spiegato il leader del mondiale Oscar Piastri, con il suo compagno di squadra che gli ha fatto eco nelle sessioni a lui dedicate. Di tutt’altro tono è invece Jos Verstappen, padre del quattro volte campione del mondo, che in un’intervista rilasciata al De Telegraaf, ha dichiarato di non vedere l’ora che alcuni team “smettano di approfittarsene”. L’altro argomento caldo della giornata è proprio Max Verstappen, che in concomitanza con il weekend di Barcellona ha effettuato la richiesta per ottenere la licenza per correre in GT - ottenendola senza problemi.
L’olandese a maggio ha passato diversi giorni in pista al volante delle sue vetture GT3, facendo segnare anche il record del Nürburgring, e il recente ottenimento della licenza per competere nei campionati endurance ha acceso l'entusiasmo degli appassionati di motorsport - ma ha anche fatto preoccupare la Red Bull. Come riportato da Roberto Chinchero per Motorsport.com, il contratto del quattro volte campione del mondo è cambiato nell’ultimo anno. Nel 2024 si parlava della cosiddetta “clausola Marko”, una condizione contrattuale che permetteva a Verstappen di lasciare il team nel caso in cui anche Helmut Marko, consulente in Red Bull, se ne fosse andato. Oggi però quella clausola sembrerebbe essere scomparsa e Verstappen sarebbe quindi vincolato alla Red Bull almeno fino al 2028 a una condizione: se dovesse arrivare al Red Bull Ring (per il Gran Premio d’Austria, in programma nell’ultimo weekend di giugno) almeno al quarto posto in classifica generale, il rinnovo automatico scatterebbe fino alla fine del 2028 - blindando il quattro volte campione del mondo. Uno scenario che, di fatto, lascia a Verstappen poche opzioni e rende ancora più interessante il suo improvviso interesse per il mondo delle corse endurance.

E la Ferrari? Tra Imola e Montecarlo la rossa ha incontrato qualche difficoltà riuscendo comunque a raccogliere qualche piccola soddisfazione, come il podio conquistato da Charles Leclerc sul circuito del Principato. A Montmeló però le cose potrebbero rivelarsi più complesse rispetto al fine settimana monegasco, che ha sorpreso persino lo stesso Leclerc: “Sono rimasto sinceramente sorpreso dalle FP1 di Monaco. Negli anni scorsi ci aspettavamo sempre di essere competitivi, ma questa volta pensavo saremmo stati lenti. Penso che quel weekend ci abbia permesso di comprendere meglio la nostra vettura, e forse anche di scoprirne i punti di forza”. Tornare sul podio a Barcellona, però, sarà più difficile: “Sarei piacevolmente sorpreso se riuscissimo a ottenere un risultato simile anche questo fine settimana, ma credo che torneremo alla normalità. E la normalità, per noi, significa un sabato complicato e una gara generalmente migliore”, ha spiegato Leclerc.

