L’annuncio che la MotoGP avrebbe cambiato loghi, font e immagine coordinata è di qualche mese fa. Ora Dorna sta ultimando gli ultimi preparativi per il debutto in società, atteso per domenica sera dalle 20:00 durante la cerimonia di fine anno, battezzata MotoGP Awards 2024, in un appuntamento che verrà anche trasmesso in diretta e gratuitamente su tutti i principali social media, a partire da YouTube e continuando con Facebook e Twitch.
Succede così che venerdì 15 novembre Dorna registra ufficialmente i loghi presso l’EUIPO, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale. Registra, nello specifico, i loghi di MotoGP, Moto2, Moto3 e MotoE che trovate di seguito. Difficile, quindi, pensare che il logo che sta girando sui social da ieri sera sia opera di uno stagista che, preso in prestito il pacchetto di Adobe dai colleghi, ha cominciato a giocarci in pausa pranzo. Anzi: è facile pensarlo, difficile che sia vero. Un rebranding netto rispetto al logo che giocava sull’immagine della bandiera a scacchi, con quei rombi che ritroviamo sia sul trofeo di fine stagione che in innumerevoli declinazioni all’interno della veste grafica della MotoGP.
Ad essere quantomeno straniante, al netto dell’estetica dei nuovi loghi che può piacere o meno, è la scelta di design della prima lettera, pressoché identica a quella impiegata per la serie di videogiochi F1 Manager, sviluppata dagli inglesi di Frontier Developments che questi caratteri grafici li utilizza a partire dal 2022.
Oltre alla scelta grafica - evidentemente non così fresca - a colpire è una questione d’identità di prodotto, o di brand identity come dicono a Milano, quasi imbarazzante: la MotoGP vuole mostrarsi nuova, futuristica e innovativa e invece non solo imita la Formula 1, prestando il fianco a chi critica questo approccio che potrebbe far pensare a una certa sudditanza psicologica, ma lo fa ispirandosi a un videogioco con quattro anni di ritardo rispetto alla sua presentazione. Poi certo, magari vedere il logo a colori farà la differenza, tuttavia per immaginarlo colorato e riuscito partendo da questa bozza in bianco e nero ci vuole un bell’esercizio di fantasia.