“Questa almeno fammela vincere”. L’aveva detto in uno degli scorsi GP, a tiro di telecamera e in maniera giocosa, Jorge Martin a Pecco Bagnaia, passando davanti la BMW fiammante che finisce nel garage del pilota che centrai migliori piazzamenti in qualifica nell’arco della stagione. Ecco, Pecco Bagnaia non ha accontentato il rivale e quella BMW M5 se la porterà a casa “direttamente da Barcellona”, in attesa di capire se nel bagagliaio dovrà metterci pure la Coppa del Mondo o la delusione di non essere riuscito a confermarsi campione. Bagnaia, infatti, s’è messo in tasca questa mattina la sesta pole di stagione, lasciando senza chiavi dell’M5 Martin, allungando la collezione di BMW (lo scorso anno l’ha regalata a suo padre Pietro che ce lo aveva raccontato qui) e, soprattutto, mettendo il mondo ancora davanti a numeri impressionanti e che non smettono di crescere pure adesso che si è arrivati alla fine.
Anzi, non numeri impressionanti, ma numeri che a questo punto possiamo definire assurdi se consideriamo che la bellezza di 6 pole position, 10 GP lunghi vinti e 6 Sprint rischiano seriamente di non bastargli per confermarsi ancora sul tetto del mondo rispetto a un Martin che di pole ne ha ottenute 7 (ma non ha vinto l’auto perché gli altri piazzamenti sono stati peggiori), di vittorie nel GP lungo 3 e di vittorie nella Sprint 7.
Il campione del mondo in carica sul circuito del Montmelò ha fatto tutto da solo, senza aspettare il solito balletto delle timidezze in Q2 e andando subito a strappare il miglior tempo al secondo tentativo, garantendosi così più della metà delle prime caselle di questo 2024. Calma, concentrazione, polso destro in modalità “dare tutto” e la consapevolezza che anche ciò che di solito potrebbe infastidire, in questo GP potrebbe tornare molto utile. Il riferimento, manco a dirlo, è a Marc Marquez, che lo ha seguito a ruota, a distanza di pochissimi centimetri, per l’intero turno. Un atteggiamento che sulle prime potrebbe anche sembrare snervante e fuori luogo da parte del 93, ma che in verità potrebbe trasformarsi in un gran favore proprio al futuro compagno di squadra, visto che Marquez s’è garantito così di partire dalla terza casella, esattamente davanti a Jorge Martin. “Pecco è molto lucido – ha detto Marquez - e sa che deve mettere gente tra lui e Martin e che qui è più forte. Noi facciamo il nostro, la prima fila è buona, ma ci sono due protagonisti: Pecco e Martin. Vediamo, vedo un Pecco molto forte e Martin che sicuramente arriverà: la pressione si sente, ma noi siamo rilassati”.
Tra Bagnaia e Marquez, invece, è riuscito a infilarsi Aleix Espargarò che sulla carta voleva proprio aiutare Martin, chiedendogli anche di seguirlo e offrendogli il traino in maniera palese. “Avevamo parlato prima – ha raccontato con Espargarò - e pensato con Jorge di uscire insieme, lui mi ha dato la scia negli ultimi due anni e oggi il vecchietto l'ha aiutato un po'. Bisogna essere coscienti che loro si stanno giocando tantissimo, se loro due sono davanti bisogna stare attenti, bisogna aspettare". Alla fine, però, lo spagnolo dell’Aprilia potrebbe aver “aiutato” più Pecco che Martin, mettendo la sua moto tra le due Desmosedici che si giocheranno il titolo. Quanto al resto della top ten, per dovere di cronaca, dalla quinta casella scatterà Franco Morbidelli, che, passato dalla Q1, ha preceduto Pedro Acosta, Maverick Vinales, Enea Bastianini, Marco Bezzecchi e Fabio Quartararo.