Da 14 lunghi anni la Scuderia Ferrari non vince un titolo mondiale in Formula 1. Alla fine di questa stagione l'ultimo Re di Maranello, Kimi Raikkonen, si ritirerà dalla Formula 1, lasciando ancora più evidente il divario tra passato e presente per il team di Maranello.
Mentre la Ferrari cerca di ricostruire la propria competitività in pista, lavorando al progetto per la stagione 2022 e promettendo (ancora) ai tifosi una lotta mondiale, un sondaggio sulla Formula 1 realizzato da Motorsport Network in collaborazione con il circus e Nielsen Sports, lascia spiazzati addetti ai lavori e appassionati.
Nonostante gli alti e bassi sportivi che ne hanno sempre caratterizzato la storia infatti la scuderia di Maranello ha potuto vantare su un pubblico di tifosi senza rivali, forte di quella supremazia storica che l'ha resa così desiderata e ambita.
"Potrà anche non vincere, ma la Ferrari resta la Ferrari". Quante volte avete sentito dire questa frase? Quasi come se tutti dessero per scontato che, nonostante gli errori, le delusioni, la gestione dei piloti e i disastri di questi ultimi anni, niente potesse intaccare l'amore degli appassionati per la squadra del Cavallino.
A quanto pare, però, non è più così. Un campione di 167 mila persone provenienti da 187 Paesi diversi ha risposto al sondaggio di Motorsport Network, decretando una nuova vincitrice: la scuderia più amata dai tifosi è la McLaren, che ottiene un inaspettato 29,5 % delle preferenze. La Ferrari scivola al terzo posto, superata anche dalla Red Bull: il top team di Max Verstappen, a sua volta votato come pilota preferito del circus, ha raccolto il 19,4% dei voti, sorpassando la Rossa che si è fermata al 17,9%.
Scarsa anche la popolarità dei piloti: Charles Leclerc è solo sesto nella classifica mentre Carlos Sainz è fuori dalla top 10, superato da piloti di scuderie minori come Pierre Gasly. Davanti a Leclerc, nella classifica dei piloti preferiti dal pubblico, c'è anche Sebastian Vettel, che quest'anno ha aumentato moltissimo la sua popolarità, dopo il periodo in picchiata degli ultimi due anni in Ferrari.
Dati che sconvolgono e che fanno pensare: adesso a Maranello serve, più che mai, una monoposto in grado di lottare per il mondiale. Perché guardare al passato, i dati lo dimostrano, non può funzionare per sempre.