Questa, per Joan Mir, è la peggior stagione da quando corre nel motomondiale: sei ritiri su tredici gare, 77 punti in campionato. Se l’anno scorso aveva chiuso al terzo posto con il numero uno sulla tuta, nel 2022 ha dovuto fare i conti con un compagno di squadra più competitivo nelle prime gare e con l’addio alle corse della Suzuki più avanti, dai test di Jerez. Joan, che come Alex Rins aveva già rinnovato il suo contratto, si è trovato a bussare alla porta dorata della Honda, che però lo ha fatto aspettare a lungo in attesa - a sua volta - del rinnovo con Repsol.
L’ultima caduta, nel primo giro del GP d’Austria, gli è costata la frattura della caviglia destra: gomma fredda, poco tempo per scaldarla durante il giro di schieramento e una perdita d’aderenza che neanche l’elettronica ha potuto mitigare. La moto lo ha lanciato nella via di fuga di curva 4, con un impatto violentissimo. Per commentare l’episodio su Twitter, il profilo ufficiale della MotoGP ha tentato l’ironia nella peggiore delle maniere: “L’unica consolazione per Joan Mir dopo questo high-sede incredibile è che si è trattato di un volo da 10”. Una tempesta di commenti negativi ha poi persuaso gli amministratori della pagina a rimuovere il post nel giro di una mezz’ora. I video delle cadute, non è una sorpresa, sono di gran lunga i più visti sia su YouTube che su Instagram, e questo non cambierà mai. Ma chissà cosa deve aver pensato lui, Joan Mir, che l’ha vista dal cellulare con la gamba ancora fasciata.