Da una parte Marc Marquez e Honda. Dall’altra Alberto Puig, sempre più solo e, almeno a sentire i soliti maliziosi, sempre più destinato a essere “il prossimo dopo Emilio Alzamora”. Cattiverie a parte, però, è ai fatti che bisogna stare e i fatti dicono che Marc Marquez e Honda avrebbero concordato – salvo diverse indicazioni dei medici – di aspettare almeno altre due settimane prima del ritorno in sella. Il fenomeno di Cervera ha più volte ribadito, anche nella sua comparsata al RedBull Ring, di non avere alcuna fretta e di voler tornare solo quando si sarà pienamente ristabilito, per evitare di ripetere quegli errori fatti nel recente passato e che hanno seriamente rischiato di compromettergli definitivamente la carriera. Honda, dalla sua, ha tutto l’interesse a non far innervosire il pilota che gli ha regalato mondiali su mondiali negli ultimi anni, confidando nel lavoro degli ingegneri giapponesi per quanto riguarda lo sviluppo della moto.
Alberto Puig, pur rispettando le decisioni prese, ammette, però, di avere qualche smania in più. Perché due settimane significa arrivare precisi precisi con i test in programma a Misano e per quell’occasione il manager di HRC non vorrebbe rinunciare a Marquez. Troppo importante averlo in sella a dare indicazioni sullo sviluppo della RC213V. “Se Marc non sarà al Test di Misano tra due settimane, sarebbe un problema – ha affermato Puig senza mezzi termini - Il dottore gli ha detto che il 25 o 26 agosto procederanno ad effettuare una TAC. Vedremo come sta l'osso, ma personalmente penso che per la gara non ci sarà ma per il test sarà importante averlo, anche se non per giri infiniti. Che possa almeno fare quattro uscite per dirci qualcosa, questo sarebbe molto importante. La sua assenza renderebbe molto difficile il lavoro di tutti noi”.
Puig, insomma, spinge più di quanto facciano i vertici Honda, con il manager spagnolo che prova a tirare in ballo anche il Covid per spiegare la crisi in cui è piombato il team più titolato della storia recente della MotoGP. “Se gli ingegneri Honda fossero a conoscenza del problema, avremmo già reagito. Il punto è che sappiamo cosa ci sta succedendo, ma non sappiamo come risolvere. Tornare indietro sarebbe un'opzione che c'è, ma non credo sia la soluzione – ha aggiunto Puig in merito alla possibilità di rinnovare totalmente la RC213V, partendo direttamente da un nuovo progetto – Al di là di Marquez, il grande problema sono state le restrizioni dovute al Covid. Gli ingegneri giapponesi sono sempre stati tra Tokyo e l'Europa , ma con il Covid quella connessione è andata persa e la base ora è in Europa senza l'aiuto del Giappone. Questi ingegneri non sono ancora tornati a Tokyo a causa delle restrizioni. Siamo rimasti indietro. Né Marc né io potremmo assicurarvi che con questa moto si potevano vincere i titoli 2020 e 2021”.