La tragica scomparsa di EmaMotorsport, famoso youtuber dei motori, si lascia alle spalle uno strascico raccapricciante a causa di chi sta provando a speculare sulla tragedia. È quando hanno denunciato gli amici di Emanuele Sabatino (questo il suo vero nome all’anagrafe) con tanto di esposto alla Procura della Repubblica per identificare e punire i responsabili di diverse raccolte fondi che avrebbero utilizzato il suo nome e la sua popolarità. Dopo i funerali, svoltisi in forma privata lunedì 13 dicembre, sul web sono infatti comparse diverse raccolte fondi per EmaMotorsport che, però, sono delle vere e proprie truffe messe in atto allo scopo di trarre profitto speculando sul dolore di chi seguiva e amava il 45enne pavese che, secondo la più accreditata ipotesi investigativa, si sarebbe tolto la vita per motivi sentimentali senza lasciare alcun biglietto. Nessun tipo di iniziativa in tal senso, infatti, era stata autorizzata né dalla famiglia né dall'entourage dell'influencer.
E così, il team di EmaMotorsport ha prima lanciato l’allarme con un messaggio postato sulle pagine social: “Sono presenti nel web una serie di raccolte fondi per Ema gestite da soggetti terzi in autonomia. Ci teniamo a informarvi che nessuna di queste è una raccolta ufficiale di EmaMotorsport, del team Ema o della famiglia. Tutte le eventuali iniziative ufficiali saranno infatti pubblicate, dal team EmaMotorsport e non da terzi, a momento debito nella pagina Facebook, in quella Instagram e nel sito di EmaMotorsport" e poi ha sport denuncia alle autorità. Nel frattempo, sempre chi gli era più vicino, ha realizzato un ultimo podcast diffuso sui suoi canali per salutarlo e far conoscere anche il lato umano di uno dei personaggi più seguiti del mondo dei motori.