Nel corso dell'ultima settimana il Gran Premio di Monza è finito al centro di numerose polemiche per l’eccessivo prezzo dei biglietti in vendita e le nuove restrizioni nei confronti del pubblico, imposte all'autodromo per evitare assembramenti nel corso dell'evento. Tra coloro che hanno criticato aspramente la gestione dell’evento vi sono anche due volti noti della Formula 1.
Il primo è Flavio Briatore che, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni a riguardo: "Mi sembra di rivivere la vicenda della chiusura delle discoteche. In Italia ci distinguiamo sempre, una follia. Sono convinto che a Monza ci sarebbe stato il pienone se avessero consentito l’ingresso a tutti coloro che sono in possesso del green pass, come avrebbero dovuto fare appunto con le discoteche. Hanno consentito le ammucchiate nelle piazze durante gli europei di calcio con centinaia di persone che si gridavano in faccia e si baciavano. La Formula 1 ha fatto davvero tanto per combattere il Covid con le sue bolle. Un GP italiano così sottotono non ha senso".
Per l’ex team manager Renault, l’unico aspetto positivo di questo weekend sarà la Sprint Race, il nuovo format infatti piace molto all’imprenditore che ha poi spiegato come, secondo lui, le prestazioni della Ferrari non influiscano sulla minor presenza di tifosi durante la gara: "Io sono venuto per 20 anni a Monza e gli spalti erano sempre pieni, sì la Ferrari influisce ma la gente che ama i motori viene lo stesso".
Se anche per l’ex pilota Jarno Trulli, la colpa non è da attribuire alle prestazioni del team del Cavallino, non è dello stesso parere Jean Alesi, pilota Ferrari dal 91 al 95, che con Monza ha sempre condiviso momenti speciali: "Sappiamo che l’Italia è condizionata dalla Ferrari, è un dato di fatto, così come piangono i tifosi, piangono anche gli organizzatori quando c’è un GP con una rossa non competitiva".
Se in merito a questo tema vi sono dunque pareri contrastanti, sono tutti concordi invece sul costo elevato dei biglietti. Nel chiedergli cosa ne pensasse su questo argomento e se secondo lui i costi eccessivi allontanassero i tifosi dagli spalti Briatore ha ammesso: “La gente deve mangiare, magari dormirci a Monza, servono biglietti più economici ma ripeto: dovevano aprire prima e tutto come negli altri GP".
Dai toni molto più duri Alesi che ha commentato: "Purtroppo è il promotore a dettar legge, ma in un periodo post Covid tutti dovrebbero fare uno sforzo. Monza avrebbe dovuto mettere più attenzione a questa situazione perché il volume della gente è più importante di quello della cassa”. Di tutt’altro pensiero Trulli che ha concluso dicendo: “Vedrete, domenica saranno in 50mila".