Fabio Quartararo aveva cominciato ad impensierire Marc Marquez nel 2019, quando in un paio di occasioni - nonostante guidasse ancora la M1 del Team Petronas - riuscì a mettergli le ruote davanti. Il 2020, prima dell’infortunio a Jerez, doveva essere quello della sfida tra i due, con Fabio più consapevole dei propri mezzi e Marc a difendere il titolo. Oggi invece i ruoli si sono invertiti, Marquez fatica più del previsto e Quartararo è sempre più vicino al suo primo mondiale.
Ecco quindi che le parole usate dallo spagnolo in conferenza stampa, prima del GP di Aragon, fanno sorridere: “Io ho capito dove sono - ha dichiarato Marc Marquez - e non sono al livello di prima ma nemmeno come prima dell’estate. L’obiettivo più ottimista è quello di rimanere nei primi cinque, lottare lì ed esserci in tutte le gare. Secondo me Quartararo è quello che va più forte. Quando uno è più veloce è tutto più facile, fa la strategia giusta, mi ricorda me nel passato. Quando hai velocità tutto va bene e Qaratararo quest’anno fa la differenza”.
Un endorsement che al francese può aver fatto piacere… oppure no. Perché è vero che i punti di distacco sono tanti (il più vicino è Joan Mir a quota 65) ma è altrettanto vero che Quartararo non può ancora rilassarsi. Se dovesse perdere la concentrazione come era successo lo scorso anno (lui però dice di essere cambiato) o rimediare una brutta caduta, gli altri piloti sarebbero pronti ad approfittarne. Marquez lo sa, come sa che il primo scoglio per vincere il suo 9° titolo mondiale si chiama Fabio Quartararo. E sfidare un campione del mondo in carica è sempre un po' più complicato.