A poco più di un mese dalla sua ultima gara in F1 con Alfa Romeo, esordio disastroso per Antonio Giovinazzi in Formula E. Nel corso della sua prima gara in monoposto 100% elettrica, che si è tenuta a Riad, in Arabia Saudita, il pilota non è infatti riuscito a tenere il ritmo dei suoi avversari riscontrando parecchie difficoltà.
Tanto da tagliare il traguardo ultimissimo: ventesimo posto per lui al debutto. Una vera e propria debacle dovuta forse in gran parte all’inesperienza di Giovanazzi. Inesperienza da un lato anche comprensibile, dato che aveva avuto la possibilità di effettuare in primi test in pista alla guida del bolide della Dragon Penske solo per un paio di giorni a Valencia, prima del suo esordio in categoria. Come avrà preso il pilota pugliese questa prima delusione? A dircelo arrivano le sue parole, ai microfoni di Race Fans, piene di delusione ma anche di buoni propositi per il futuro, nonostante la botta fosse ancora caldissima, al termine di Gara-1 dell'e-prix di Diriyah: “Potevo fare meglio”, ammette in estrema sintesi, ma c’è di più…
"È stato davvero difficile. Davvero difficile - ha ammesso Giovinazzi - Penso che, nel complesso, mi aspettavo che lo fosse. Non ho molti chilometri in macchina, specialmente in gara. A Valencia abbiamo provato solo una volta e poi è stato solo sul simulatore. Ma poi quando siamo arrivati in pista, è completamente diverso. Quindi sì, è stato davvero difficile, soprattutto alla fine della gara, quando cercavo di arrivare al traguardo senza consumare tutta l'energia della batteria. Le qualifiche non sono state male. Ho trovato la bandiera gialla e il traffico, quindi non era l'ideale, ma potevo fare meglio".
Dopo tre stagioni in Formula 1, dunque, il peso della differenza nella guida al Mondiale riservato alle monoposto elettriche si è fatta sentire e Giovanazzi ne ha parlato con molta onestà, entrando nel dettaglio: "Qui non è affatto facile. Soprattutto perché in Formula 1 abbiamo molto più aiuto con gli onboard, con dati reali. È tutto più facile da capire. La competizione qui è davvero dura. I piloti sono tutti davvero bravi con esperienza e tutto. Quindi sì, sto lottando solo per essere al loro ritmo, ma sono sicuro e spero di poter essere presto su un buon ritmo e quindi provare a stare nel gruppo".
Riuscirà il pilota ventottenne a mantener fede alle proprie aspettative? Chi ben comincia è a metà dell’opera, ma una falsa partenza non compromette certo un campionato mondiale. Staremo a vedere!