Il Bahrain esprime entusiasmo in ogni angolo, nei box è ormai tutto pronto e anche gli ultimi attesi nel paddock sono arrivati: la stagione 2024 di Formula 1 può finalmente cominciare. Questa pausa invernale, che sembra essere durata dieci anni ma allo stesso tempo pochi minuti, ci ha fatto seguire le traiettorie più assurde in quello che si può definire il backstage del circus, dove si prendono le decisioni, si firmano i contratti e si ingaggiano i nuovi o vecchi volti del paddock, e ci ha portati in Bahrain con già tante questioni in lizza. C’è Toto Wolff, che è alla ricerca del giusto sostituto di Lewis Hamilton diviso tra la marea di giornalisti che gli chiedono del giovane talento italiano Mercedes, Kimi Antonelli, e la sua squadra, che cerca di tappare i buchi che un cambiamento del genere ha inevitabilmente provocato.
C’è Max Verstappen, pronto già in pole position con la sua RB20 nuova di zecca, figlia di Adrian Newey ma già orfana di team principal, visto lo scandalo da cui Christian Horner cerca di scappare da qualche settimana ma che l’ha ormai raggiunto e attende di puntare il dito sul suo sostituto. Ci sono Charles Leclerc e Carlos Sainz, che nei giorni di test pre stagionali si sono presi la vetta, a turno prima l’uno e poi l’altro, per cercare forse il buon auspicio del “chi ben comincia è a metà dell’opera” sul tracciato di Sakhir dove ben presto le venti monoposto scenderanno in pista per dare il via alla 75esima stagione di Formula 1.
Non sono certamente poche le stagioni iniziate così, con già tanta posta in ballo, ma una pausa invernale come questa non si vedeva da un po’. Anche perché un terremoto di magnitudo “il più grande campione di Formula 1 Lewis Hamilton correrà con la Scuderia Ferrari nel 2025” non si era ancora mai registrato. E quindi ci si prepara a dare il via al weekend del Bahrain, che verrà anticipato di un giorno per via dell’inizio della celebrazione islamica del ramadan, con ancora più domande di quante già non ne potessero nascere all'alba di una nuova stagione. Non ci sono certezze, se non poche, come la griglia che è rimasta invariata dallo scorso anno, ma qualcosa da cui partire: ecco cosa aspettarsi dalla Formula 1 in vista del Gran Premio del Bahrain.
Se quest’anno i piloti iscritti al campionato sono gli stessi del 2023, in vista del 2025 c’è da prepararsi per uno dei più scottanti mercato piloti degli ultimi anni. Con Lewis Hamilton in partenza per Maranello, c’è un sedile in Mercedes da riempire. Allo stesso tempo c’è Carlos Sainz libero, già visto a tavolino con qualche team per iniziare il suo networking seguito dal papà, anche se apparentemente già promesso ad Audi, che arriverà nel circus nel 2026. Chi invece di promesse non ne ha neanche una è Checo Perez, che vede il suo contratto in scadenza alla fine di questa stagione e che non può fare affidamento sulle prestazioni delle due scorse stagioni, anzi: se c’è qualcuno che deve cambiare totalmente rotta quest’anno è proprio il messicano. Scalpitano poi i giovani della Formula 2, come Ollie Bearman, che potrebbe togliere il sedile a uno dei due portacolori della Haas. Insomma, questa stagione per chi non ha già firmato un contratto iper longevo è tutta da giocare, non per il campionato ma per il sedile in primis. Da tenere d’occhio quindi sono anche tutte le mosse fuori dalla pista, non solo tra i cordoli.
Parlando invece di prestazioni di novità ce ne sono a bizzeffe, ma il nome è sempre quello. Red Bull Racing non perde l’occasione di presentarsi ai test con una delle monoposto più cattive anche solo esteticamente introdotte negli ultimi dieci anni. Adrian Newey in borghese, come se gli servisse nascondere qualcosa visto che sulla RB20 ha già messo tutto, racconta di una monoposto che torna dopo un 2023 di fuoco letteralmente infuocata. E Max Verstappen è pronto a giocare con quel fuoco. Dopo un’annata così è difficile pronosticare una lotta aperta, dato che l’olandese si è preso tutto quello che si poteva prendere, ma il lavoro svolto dalla rossa fa ben sperare: i test di fatto se li sono portati a casa Charles Leclerc e Carlos Sainz. Fred Vasseur arriva sicuro nel paddock dopo le ultime scelte che ha fatto: sui social tutti lo descrivono come “uno chef stellato che sta cucinando” mossa dopo mossa il futuro della Ferrari e, per quanto ancora sia tutto da vedere, sembra che alla maggior parte dei Tifosi stia piacendo il piatto servito.
Condizioni non diversissime da come la Formula 1 ci ha lasciato ad Abu Dhabi: Mercedes si ripresenta come possibile seconda forza in lotta con la Ferrari ma con grandi innovazioni tecniche. Le analisi hanno a lungo raccontato di una soluzione particolarmente interessante all’anteriore che potrebbe svoltare il progetto della casa tedesca, proprio ciò che farebbe comodo dopo due anni di alti e bassi continui. McLaren invece dopo il 2023 da fenice e protagonista nonostante gli altri con Lando Norris e Oscar Piastri deve partire bene: ci sono tantissime aspettative sulla scuderia di Woking, che nella scorsa stagione ha raccolto le ultime posizioni per il primo quarto di stagione trasformandosi poi in una vettura da guerra. Pole position sfiorate, ma anche conquistate, e la vittoria dell’australiano in Qatar alla sprint race lo dicono forte e chiaro, proprio come le parole di Andrea Stella, che ha curato il progetto come pochi saprebbero fare: McLaren ha tutto il potenziale per stupire.
Se tra i top team cambia poco, nelle retrovie non cambia niente, se non i nomi dello Stake F1 Team (ex Alfa Romeo) e quello dell’Alpha Tauri, adesso VisaCashAPP Racing Bulls. Proprio quest’ultima però, con Yuki Tsunoda al volante, ha fatto registrare dei tempi interessanti durante i test in Bahrain e potrebbe essere un’alleata da non sottovalutare per i colleghi della Red Bull. Williams, Haas, Alpine arrivano con le aspettative neutre, Aston Martin invece, trainata più che altro da Fernando Alonso piuttosto che da Lance Stroll anche nelle prime sessioni, sembra destinata alla stessa sorte che l’ha vista scendere di posizione in posizione nel 2023: partita benissimo, finita nel midfield spesso e volentieri in difficoltà.
Nonostante negli ultimi anni la Formula 1 abbia regalato poche grandi sorprese, il 2024 potrebbe comunque essere un anno davvero interessante, vista anche la regola che non permette ancora lo sviluppo della vettura del 2026, quella che vedrà la prima applicazione del nuovo regolamento tecnico. Nel paddock inizia a crescere l’emozione e si respira sempre di più quella sensazione inconfondibile di magia che caratterizza il ritorno in pista. Anche se le carte in tavola non sono così diverse da quelle che sono state rimesse nel mazzo del 2023 non bisogna privarsi dell’euforia: può ancora succedere di tutto. Il circuito del Bahrain è pronto, le monoposto pure: che abbia inizio la 75esima stagione di Formula 1.