La figuraccia, ormai, è fatta. E più Honda ha provato a migliorare, più le cose sono andate peggio. Con un Marc Marquez sempre più arrabbiato e i tifosi che ormai “sparano addosso” al marchio più titolato della storia recente della MotoGP ogni santo fine settimana. Serve fare qualcosa, serve farlo in fretta. Ma la fretta è una condizione che non fa parte della mentalità giapponese, che invece tende a fare ricorso a progetti ben studiati, altrettanto ben strutturati e collaudati e poi, solo alla fine, proposti. Invece Marc Marquez vorrebbe vincere domani. E’ un desiderio legittimo e sacrosanto, ma è anche un desiderio che Honda non può soddisfare così su due piedi. Anche perché, ammesso e non concesso che dovesse riuscirci, tutti finirebbero con il vedere il gran talento di Marquez rispetto allo sforzo fatto dalla Honda.
Risultato? Marc Marquez probabilmente se ne andrà. E’ così che la raccontano gli appassionati e e così che l’abbiamo raccontata tutti, compresi quei campioni del passato che in questi giorni hanno ribadito quasi in coro che l’otto volte campione del mondo dovrà guardarsi intorno già dal 2024, a prescindere dai vincoli di contratto che lo legano a Honda fino al 2025. Però, rileggendo una recente intervista al capo di HRC – un giapponese abituato a calibrare le parole e a non metterne neanche mezza fuori posto – è venuto un dubbio. Per carità, è solo un dubbio, ma di quelli che sovvertono tutto: non sarà che noi diciamo e ridiciamo, ma in verità è Honda che vuole liberarsi di Marc Marquez?
Nel disastro di questa crisi, sarebbe il colpo di tacco che potrebbe rendere la figuraccia un po’ meno figuraccia. Almeno dal punto di vista della comunicazione. Perché è chiaro che Honda non potrà tornare a dominare domani con una moto totalmente nuova e è altrettanto chiaro che finchè a “non vincere” ci sarà Marc Marquez, per il marchio giapponese ci sarà solo più fango da spalare. “Hanno Marc Marquez e non vincono”, sarebbe la conclusione a cui, legittimamente, arriverebbero tutti (come già sta succedendo). “Noi vorremmo Marc Marquez, ma se Marc Marquez vorrà andare via non lo costringeremo di certo” – sono state le parole del capo di HRC. Non lo costringeranno e, ci sia perdonata la malizia, forse tireranno anche un sospiro di sollievo. Perché dal momento stesso in cui Marc Marquez si chiuderà alle spalle la porta del box del team Repsol, per Honda ci sarebbe più tempo, o comunque un tempo migliore, per azzerare tutto e ricominciare. Senza la frenesia di dover dare al campionissimo una moto che sia competitiva già dal giorno successivo. Sono rimasti freddi nel 2003, quando a dire “addio” era stato un certo Valentino Rossi e la moto andava forte davvero, non avrebbero problemi a restare freddi adesso che a dire “addio” potrebbe essere Marc Marquez e con una moto che è da rivedere sin da ogni singola vite che la tiene insieme.
A soffiare sul dubbio che sovverte tutto, tra l’altro, c’è di mezzo una voce di mercato che nel paddock di Assen ha preso particolarmente piede: Alex Rins vuole la Honda ufficiale. E, se non la avrà, è pronto a esercitare un’opzione che è nel contratto che lo lega a LCR per accettare una proposta che Yamaha gli ha già fatto. Il primo pensiero è che ad andarsene potrebbe essere Joan Mir, visti anche risultati deludenti e sfighe varie, ma forse è proprio su Marquez che Honda non conta più. Puntando ad un box proprio con Mir e Rins, dove ricostruire la coppia che ha molto ben fatto con Suzuki in passato, che è già in piena sintonia e che conosce metodi, modi e tempi di lavoro di Ken Kawauchi, il direttore tecnico che fu di Suzuki e che da quest’anno è proprio in forze alla Honda.
Significherebbe ricreare una situazione di relativa tranquillità, con un direttore tecnico di assoluto livello e due piloti giovani e di sicuro talento che già in passato hanno lavorato insieme su un progetto più a lungo termine e che non esporrebbero il marchio a continue brutte figure se i risultati non dovessero arrivare immediatamente. Insomma, ci sia perdonata ancora una volta la malizia, ma non sarà che Honda, per provare a salvare il salvabile, dovrà mettersi a fare la Suzuki? E che, per farlo, ha tutto l’interesse a perdere Marc Marquez?