Francesca Sofia Novello si racconta a Vanity Fair, dalla carriera di modella “studiavo giurisprudenza e volevo fare il magistrato, ma preferivo gli shooting” al suo Valentino Rossi, che ha accompagnato per la prima gara dell’anno in Qatar e al quale sembra aver dedicato il suo ultimo tatuaggio. Di certo, come ha raccontato lo stesso Rossi, si tratta di una storia seria, da cui potrebbe anche nascere l’attesissimo erede di Tavullia. A sentire Francesca, l’idea è tutt’altro che remota. Ecco gli estratti più interessanti.
Gli inizi nel mondo della moda, per Francesca, sono stati tutt’altro che semplici: “Ancora adesso fatico a rendermi conto di essere bella. Sono insicura - spiega - ho incassato un sacco di no: per una ragazzina è facile pensare di non essere bella abbastanza; finché non capisci che se non vai bene per un determinato lavoro è solo perché cercano un tipo di bellezza diverso dalla tua. Studiavo Giurisprudenza, volevo fare il magistrato. Ma capivo di essere molto diversa, più aperta e curiosa, delle altre universitarie. Se c’era da scegliere tra uno shooting e un esame, non avevo dubbi”.
La svolta poi, è arrivata con la giusta agenzia: “Già, e infatti ho iniziato a lavorare molto grazie a un’agenzia che credeva in questo genere di bellezza. Da bonazza, diciamo. Se mi sento bonazza? Sono una ragazza di sostanza. Bona, sì. Ma col tempo mi sono fatta conoscere anche per la mia personalità, forse anche per la mia sensibilità. Oggi mi cercano anche per quello che è Francesca Sofia”.
Il giorno in cui smetterà di fare la modella sarà, probabilmente, quello in cui comincerà a fare l’influencer a tempo pieno: “Per questo coltivo la mia vita sui social - ha raccontato Francesca - Credo sarà questo il mio lavoro futuro.Trovo importante trasmettere messaggi sani alla mia community. Un domani mi piacerebbe raccontare anche una gravidanza. Poi, da grande, parlerò della crema per le rughe”.
In seguito, racconta il suo rapporto con Valentino Rossi: “Siamo una coppia, sogniamo di diventare una famiglia. Quando sarà il momento giusto accadrà. All’inizio il nostro rapporto è stato un tira e molla faticoso. A volte avevo voglia di mandarlo a quel paese. Mia madre mi ha fatto capire che ha responsabilità e impegni enormi, e che avrei dovuto avere pazienza. Abbiamo lavorato di strategia. Quando stiamo su Facetime, la sera, due ore in pigiama, c’è anche lei. La chiama ‘la Terry’”. Sui tifosi di Rossi poi, spiega che: “Sanno che Vale non è un cretino:se ha scelto me un motivo ci sarà. Stare vicino a una persona con una vita così complicata richiede una certa testa. Credo di averlo dimostrato. Senza Valentino non avrei raggiunto la popolarità che ho oggi, ma nella mia carriera avrei fatto le stesse cose. Ci avrei messo più tempo, ma le avrei fatte”.
Infine, una battuta sul lavoro di ombrellina, che ha permesso a Francesca di conoscere Valentino: “In realtà è un lavoro come tanti, una tappa della mia carriera di cui vado fiera.A 19 anni non è facile lavorare con persone che ti guardano il sedere quando passi e ti toccano una chiappa quando fai una foto. Quello dei motori è un ambiente maschilista. Ti devi svegliare, non puoi essere un’oca sorridente: devi fare l’oca, ma se lo sei davvero è un casino”.