Senza Toprak Razgatlioglu, che trasferendosi in BMW dalla prossima stagione ha sconvolto il mercato piloti SBK, ora la Yamaha è in cerca di un profilo di punta da affiancare ad Andrea Locatelli nel team ufficiale delle derivate di serie per il 2024. Il 26enne di Alzano Lombardo sarebbe pronto ad afferrare le redini del progetto Yamaha in SBK e, ultimamente, lo ha anche ribadito a suon di podi e di prestazioni convincenti. Lo scenario migliore per i vertici della squadra di Iwata però, in ottica 2024, coinciderebbe con l'opportunità di avere il numero 55 in un lato del box e, nell'altro, il 21 verde di Franco Morbidelli. Andrea Dosoli, project leader di Yamaha in SBK, nel paddock di Imola non si è certo tirato indietro: "Franco è stato nostro ospite a Misano, ha visto coi suoi occhi come funziona il team, com’è la Superbike da dentro. Lui e il manager hanno tutti gli elementi per prendere una decisione. Non ci resta che aspettare. Franco corre da dieci anni nei GP, sappiamo che per un pilota MotoGP di primo livello sia difficile valutare nella completezza il cambio di orizzonte. Con noi potrebbe aprire un ciclo, diventando un pò il nuovo Max Biaggi".
Un attestato di stima sicuramente rilevante quello di Dosoli nei confronti di Franco Morbidelli, che però sarebbe ancora parecchio indeciso riguardo al suo futuro. In settimana Carlo Pernat ci ha svelato come l'ufficializzazione del passaggio di Alex Rins in Yamaha Monster Energy MotoGP sia praticamente cosa fatta, conseguenza del fatto che con tutta probabilità le strade di Franco e del team ufficiale di Iwata in top class si separeranno dopo due stagioni e mezzo avare di soddisfazioni. L'italo-brasiliano ha confermato più volte, negli ultimi mesi, l'intenzione di restare nel paddock della massima cilindrata. "L'obiettivo è rimanere in MotoGP perché sento di avere ancora tanto da dare qui" - continua a ripetere Franco, che a questo punto vede stagliarsi di fronte a sé tre diverse possibilità. La prima fa riferimento alla sella Ducati del Team Mooney VR46, ma solo nel caso in cui i vertici di Borgo Panigale decidessero di spostare Marco Bezzecchi in Pramac Racing, eventualità che necessiterebbee del consenso del pilota di Viserba, non scontato visto l'attaccamento di Marco nei confronti della sua squadra attuale e viste le recenti indescrezioni ricevute da Pernat. La seconda via percorribile sarebbe quella del Team Gresini Racing, dove per ereditare il posto di Fabio Di Giannantonio (il pilota romano, però, dopo i progressi delle ultime gare potrebbe anche essere confermato) Franco sarebbe in ballottaggio con Tony Arbolino - leader del Mondiale Moto2, gestito da Carlo Pernat e apparenetemente in vantaggio nelle gerarchie.
La terza ipotesi, sempre più accreditata, seguirebbe la logica di uno scambio Rins-Morbidelli, con Franco che approderebbe nel Team di Lucio Cecchinello e tornerebbe in sella ad una Honda, a sei anni di distanza dall'esperienza in Marc VDS. A differenza del 2018, però, Morbidelli questa volta potrà contare su un trattamento factory, assumendo un ruolo di primo piano nello sviluppo della RC213V di Asaka, che dalla prossima stagione usufruirà delle concessioni e che, insieme a Yamaha, sarà chiamata a risollevarsi dalla crisi tecnica. HRC vorrebbe riportare in pista una moto guidabile per una gamma estesa di piloti e la sensibilità di Franco, che condivide anche uno stile di guida simile a Joan Mir, non sarebbe un fattore trascurabile. In ultima istanza, per Morbidelli, c'è sempre la possbilità SBK con la Yamaha R1. Iwata non è riuscita a strappare il rinnovo di contratto da Toprak Razgatlioglu, che ha rifiutato un aumento di ingaggio fissato ad un milione e mezzo di euro a stagione. C'è da immaginarsi che, quantitativamente, la proposta recapitata a Franco Morbidelli possa essere speculare. Con l'italo-brasiliano ancora in MotoGP nel 2024, Andrea Dosoli virerebbe su Dominique Aegerter.