“Chiunque può andare forte con una Ducati Desmosedici” – In MotoGP è quasi un mantra (per tutti quelli che non ci arrivano) e adesso lo ha ripetuto anche Stefan Bradl. Il collaudatore della Honda, intervistato da SpeedWeek, è tornato a parlare della profonda crisi di HRC e della difficilissima situazione in cui si trova Marc Marquez, sempre più in dubbio se rescindere o meno il contratto che lo lega al Team Repsol almeno fino alla fine della prossima stagione.
Secondo Bradl, Marc Marquez è frustrato. Il motivo? "Marc Márquez sa che il potenziale di suo fratello, di Luca Marini e anche di Marco Bezzecchi non è paragonabile al suo – spiega Bradl -Secondo me le capacità di guida di Marc sono di livello superiore. Il punto, però, è che gli arrivano davanti perché guidano una Ducati, ma è ancora Marc il pilota da battere se ha il materiale. E quando dice che chiunque può andare forte con una Ducati, è un dato di fatto. Ci sono state abbastanza gare in cui tre piloti Ducati sono saliti sul podio. Per loro non conta l'età del pilota, come si vede con Zarco. Diversi stili di guida, con la Desmosedici fanno comunque tutti bene, anche con i modelli del 2022 e con tutti i team clienti”.
Non lo dice, quindi, ma Bradl sembra sospettare che il vero sogno di Marc Marquez potrebbe essere quello di guidare una Ducati, anche a costo di finire in una squadra satellite. Concretamente, però, è fantascienza, almeno fino alla fine del 2024, con Bradl che aggiunge: “Se Marc dovesse mai sedersi su una Desmosedici sarebbe letteralmente imbattibile e diventerebbe immediatamente il riferimento per Ducati” – ha chiosato il collaudatore tedesco. Confermando, di fatto, che nella MotoGP di oggi non è più il pilota a fare la differenza e proponendo un nuovo confronto con la Formula1.
“I cambiamenti tecnici in MotoGP si stanno muovendo sempre più nella direzione della Formula1 – ha concluso Bradl - E in Formula1 non vinci una gara con una HAAS. Devi sederti su una Red Bull se vuoi vincere, perchè è la macchina migliore. Anche con una Mercedes o una Ferrari al momento non vince nessuno. In MotoGP è lo stesso: se sei un pilota Honda adesso non vinci. Solo che Marc non può accettare di gestire un ottavo o un dodicesimo posto. Non lo farà mai. Lui è così: cerca sempre di ottenere il massimo e non puoi biasimarlo per questo. Va sempre al limite e oltre. Le tante cadute dei piloti Honda in realtà sono una conferma sufficiente che il pacchetto non è ancora pronto per i risultati importanti”.