Charles Leclerc scatta dal fondo della griglia del Gran Premio del Canada e nei box Ferrari, durante una sessione di qualifiche che per la prima volta quest'anno non lo vede protagonista, indossa le cuffie del muretto. Attento, con lo sguardo di chi anche in una situazione così vuole riuscire a immagazzinare tutto, osserva l'avversario di sempre, leader del mondiale, andare a prendersi la pole position di Montréal senza fatica.
Alle spalle di Max Verstappen la pista bagnata di un sabato canadese ha regalato tutto tranne le certezze di una sessione già scritta. Da Sergio Perez che, dopo una striscia di risultati positivi delle ultime settimane, ha compromesso una prima fila tutta Red Bull mandando a muro una monoposto nervosa, difficile da controllare sul tracciato ancora bagnato. Passando per Carlos Sainz che nella foga di ottenere il primo posto si è fatto rubare anche il secondo, accontentandosi di una partenza dalla terza casella mentre il mondo intero - dal Canada all'Italia passando per la sua Spagna - si inginocchia a sua maestà Fernando Alonso, secondo in qualifica a quarant'anni compiuti.
Uno spettacolo senza tempo del vecchio leone che non si accontenta e sorride: "Domani in gara attaccherò Max alla prima curva". E che goduria sentirlo così, con la grinta di uno che non ha mai smesso di credere in se stesso, di provarci e di catalizzare ogni occasione di una carriera troppo spesso sfortunata.
E alle spalle di Alonso gioie e dolori, emozioni scomposte di protagonisti increduli, piloti con sentimenti allertati tra maltempo e adrenalina. Da George Russell, che in un impeto di coraggio ha montato le gomme più difficili, prendendosi un rischio che gli è stato concesso. Sbagliando, finendo la sua qualifica ben alle spalle di Lewis Hamilton, ma godendo di una scelta presa con le proprie gambe, frutto della consapevolezza di voler, e poter, anche sbagliare in questo momento di grande consistenza e ottimi risultati.
Gioie scomposte come quella di Mick Schumacher, sesto in griglia di partenza dopo un periodo di buio assoluto. Lui che corre ad abbracciare mamma Corinna e che al ring delle interviste è più felice che mai. Lui che di un sesto posto aveva bisogno come di una vittoria, come un successo che va ben oltre questo risultato.
Una gioia che in qualche modo assomiglia a quella di Lewis Hamilton, quasi emozionato dall'idea di essere riuscito ad agguantare una quarta posizione in griglia di partenza dopo un inizio drammatico del weekend del Canada. Hamilton che fino a un anno fa era abituato a non accontentarsi nemmeno di un secondo posto ma che oggi di quella quarta piazzola ride commosso dicendo "Sono così felice!".
Mondi che si toccano dentro aspettative diverse, sogni comuni e risultati fatti di millesimi di secondo. Mondi che tornano in pista nella serata italiana, aspettando il via di un Gran Premio che, comunque andrà, non deluderà le nostre aspettative.