“Ducati non si sarebbe comportata così con un vicecampione del mondo.” A parlare è Gigi Dall’Igna, Direttore di Ducati Corse. L’ingegnere, parlando della situazione di Franco Morbidelli, ha spiegato che: “Lo sport deve essere uno dei principali aspetti quando si ragiona in termini di squadra e piloti. Una decisione del genere deve essere presa attorno a giugno o luglio e non a fine stagione. Immagino che Yamaha si sia trovata impreparata e nella condizione scomoda di avere un pilota importante in casa, senza però riuscire a gestire al meglio la situazione. La sfortuna di Franco è stata questa, nonostante il fatto che ha meritato la moto 2021”. Ha concluso Dall'Igna in un'intervista a GPOne.
Se è vero che Ducati non ha mai dato una moto meno aggiornata al vice campione del mondo (che però ha spesso avuto in casa) è altrettanto vero che ai tempi di Andrea Dovizioso non correva buon sangue tra pilota e managment, tanto da separare le strade tra il forlivese e Borgo Panigale nel 2019. Anno che Dovi ha affrontato da vice campione del mondo dopo un 2018 passato ad inseguire Marc Marquez. La moto era ufficiale, ufficialissima, ma dalla squadra, forse, è mancato un altro tipo di supporto.
Qualcosa di simile sta succedendo in questi giorni con Enea Bastianini, che - pur non essendo a pochi punti dalla vetta - nel 2022 si ritroverà nel Team Gresini con una Desmosedici meno competitiva rispetto a quella di altri piloti. Enea ha un contratto con Ducati e, al momento, è il miglior esordiente del 2021, ma ha già spiegato che “Non avrò la moto del 2022, questo è sicuro, anche se al momento sto lavorando per ottenere il massimo e sistemare i dettagli”.
Le parole di Dall'Igna però potrebbero anche essere lette in un altro modo: Franco Morbidelli è uno dei migliori, nonché uno dei più scontenti. Non sarebbe sbagliato lanciare un’esca, magari in vista di un 2023 in rosso per il romano di Tavullia.
Ma Gigi Dall’Igna nell’intervista ha parlato anche di molto altro, senza tralasciare la possibilità di un ritorno di Valentino Rossi in Ducati: “Valentino è sempre Valentino e rimarrà tale fino a quando smetterà di correre. Credo che sia stato il personaggio più importante per questo sport, bisogna lasciargli fare quello che vuole proprio per ciò che rappresenta”. Sulle concessioni allo sviluppo che potrebbe ricevere la Honda, invece, si dice piuttosto tranquillo: “Il regolamento è molto chiaro e difficilmente discutibile. Mi auguro per Marc e la Honda che non arrivino a questo punto, ma se dovessero trovarsi in questa situazione sarebbe giusto sfruttarle”.
Non manca, infine, una battuta sullo shoey di Jack Miller, il gesto di bere dallo stivale per festeggiare una vittoria: “Se berrei dal suo stivale? Certo, sono più australiano di lui - ha scherzato Gigi - una vittoria deve essere sempre festeggiata e bisogna farlo nel modo migliore”.