image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Gilles, o così o niente

  • di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Gilles, o così o niente
Gilles Villeneuve che correva in motoslitta, Gilles Villeneuve che nessuno voleva in Ferrari, Gilles Villeneuve che era sempre troppo, in ogni successo e delusione. Gilles Villeneuve che, in un pomeriggio di 42 anni fa a Zolder, ha lasciato una cicatrice nel cuore degli appassionati e un metro di giudizio per chi, dopo di lui, si è dimostrato fatto della sua stessa pasta: nervi e adrenalina, muscoli e coraggio. La pasta di chi vuole sempre e solo tutto o niente

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Era piccolo, Gilles Villeneuve. Meno di un metro e settanta per appena 50 chili di nervi e muscoli. La prima volta che Enzo Ferrari lo vide di persona, in un incontro a Maranello voluto dal Drake per studiare da vicino quel giovane canadese di cui tutti parlavano, Gilles si presentò in jeans e maglietta.

In un mondo di aspiranti piloti che solo per arrivare lì, al cospetto di sua maestà Enzo Ferrari, avrebbero pagato, pianto e implorato, il grande vecchio del Cavallino voleva lui. Il ragazzo che, nel 1973, comprò la prima auto da corsa con i soldi guadagnati nelle gare di motoslitta in Canada, dove da ragazzino aveva fatto successo. Quello che di storia sapeva poco, che non conosceva Nuvolari, e che della Ferrari sapeva ciò che tutti sanno: che è rossa, che è famosa e che è italiana.

Voleva solo correre, Gilles Villeneuve. Del resto non gli interessava poi molto. Voleva correre così tanto che nel primo periodo di corse europee - per risultare competitivo in un mondo di piloti sempre più benestanti - il canadese si tolse un paio di anni. Diceva di essere più piccolo, aiutato da quel fisico asciutto che non gli ha mai restituito l'età anagrafica che si portava addosso. 

Un'età, quella reale, che non andò mai oltre i 32 anni. Come se fosse troppo, per quel pilota sempre pronto a dare tutto per ottenere tutto, cambiare forma. Invecchiare, rallentare, accettare sconfitte, compromessi, ritiri. E così mentre gli anni che ci separano dalla sua morte, avvenuta in un pomeriggio di esattamente 42 anni fa a Zolder, continuano a crescere, l'età dell'Aviatore resta per sempre la stessa. 

20220506 153911005 9160

Dieci anni più vecchio di Ayrton Senna, due anni più giovane di lui quando la morte li incontrerà in pista. Un solo anno più piccolo di Niki Lauda, che sostituì in Ferrari, andando a prendersi un sedile e a conquistare un onore che in molti, in Italia, non volevano concedergli. 

"Perché prendere uno straniero - chiedevano in continuazione a Enzo Ferrari - quando in Italia ci sono così tanti giovani promettenti?". 

"Quando saranno pronti avranno la loro occasione" rispondeva il Drake. Gli piaceva scommettere, gli piaceva cercare di leggere le persone, e il loro talento, dietro quegli occhiali scuri diventati icona. E Gilles aveva tutto ciò che Ferrari cercava. Dopo Zolder, devastato dalla perdita, il Drake dirà soltanto: "Gli volevo bene". 

Gli volevano tutti bene, a quel canadese sopra le righe. Nonostante gli errori, le delusioni di una Ferrari che non lo aveva ancora portato al mondiale, le incomprensioni in pista, gli eccessi di una personalità difficile da domare. Nonostante tutto era impossibile non volergli bene. E mentre si allontanano gli anni che ci separano da quelle qualifiche, da quel silenzioso e disperato ritorno ai box di Pironi con due caschi in mano, la cicatrice lasciata aperta dalla morte resta viva. 

20220506 153948692 5946

Così come resta vivo un confronto, un metro di giudizio, per chi dopo di lui in Formula 1 si è dimostrato fatto della sua stessa pasta: nervi e adrenalina, muscoli e coraggio. La pasta di chi vuole sempre e solo tutto, o niente. "Assomiglia a Villeneuve" sentiamo dire di chi troppo vuole, di chi non si sa accontentare. Di chi è sempre disposto a infilarsi per intero dentro alle cose, a risultare qui arrogante, là impreciso, sempre e comunque immaturo. 

Perché la maturità la si dimostra accettando di alzare il piede, di vincere sulla lunga distanza, di non poter convivere con l'idea irrealizzabile di volere sempre e solo il massimo. Ma se non ce l'hai, la capacità di fare un passo indietro, costruirla da zero è complicatissimo: come accettare un arto che non appartiene al tuo corpo o un pensiero che non entrerebbe mai, altrimenti, nella tua testa. 

E se non sei fatto per i compromessi allora, nella Formula 1, di oggi sei un "Gilles Villeneuve". Come se gli zero titoli conquistati fossero sufficienti a dirci qualcosa su ciò che il canadese non sapesse fare. Come se non fosse possibile definire ciò che neanche Enzo Ferrari, di quel ragazzo tutto nervi e muscoli, sapeva spiegare. 

Ciò che ancora brucia come sale nella cicatrice aperta 41 anni fa Zolder. Nel ricordo di un pilota che voleva solo correre e vincere. Che viveva per il tutto: o così o niente. 

20220507 181626247 2256

More

I segreti della pista di Miami

di Andrea Gussoni Andrea Gussoni

Formula 1

I segreti della pista di Miami

Hulkenberg da pilota a team principal… ma di monopattini elettrici!

di Redazione MOW Redazione MOW

Formula 1

Hulkenberg da pilota a team principal… ma di monopattini elettrici!

Damon Hill difende Hamilton da Russell e ha un consiglio per Leclerc: “Dovrebbe imparare da Perez”

di Andrea Gussoni Andrea Gussoni

Formula 1

Damon Hill difende Hamilton da Russell e ha un consiglio per Leclerc: “Dovrebbe imparare da Perez”

Tag

  • Ferrari
  • Formula 1
  • Formula1
  • Gilles Villeneuve

Top Stories

  • IL DOPING DIVIDE IL TENNIS: Il caso Ouhdadi (squalificato per tre anni causa Clostebol), le polemiche per la differenza con Sinner e l’attacco di Kyrgios

    di Giulia Sorrentino

    IL DOPING DIVIDE IL TENNIS: Il caso Ouhdadi (squalificato per tre anni causa Clostebol), le polemiche per la differenza con Sinner e l’attacco di Kyrgios
  • Il venerdì di Le Mans ci ha detto che Marc Marquez userà il telaio nuovo per ammazzare un campionato che Ducati non domina più

    di Tommaso Maresca

    Il venerdì di Le Mans ci ha detto che Marc Marquez userà il telaio nuovo per ammazzare un campionato che Ducati non domina più
  • SINNER VA A ROMA, KYRGIOS NON PERDONA. Nick torna all’attacco contro Jannik e scazza con chi lo difende Jannik. Ci risiamo?

    di Giulia Sorrentino

    SINNER VA A ROMA, KYRGIOS NON PERDONA. Nick torna all’attacco contro Jannik e scazza con chi lo difende Jannik. Ci risiamo?
  • La Formula 1 a Miami fa già casino: i Tifosi contro la Ferrari, le livree speciali… e la rumorosa assenza di Max Verstappen

    di Alice Cecchi

    La Formula 1 a Miami fa già casino: i Tifosi contro la Ferrari, le livree speciali… e la rumorosa assenza di Max Verstappen
  • La misura di Marc Marquez? L’ammissione di Johann Zarco suona di avvertimento per Pecco Bagnaia: “è un pilota molto estremo”

    di Emanuele Pieroni

    La misura di Marc Marquez? L’ammissione di Johann Zarco suona di avvertimento per Pecco Bagnaia: “è un pilota molto estremo”
  • Nadal si lancia in previsioni tra Sinner e Alcaraz e avvisa Jannik per Roma: “Sarà difficile perché dopo un periodo lontano dalle competizioni…”. E sul doping, Musetti, Berrettini e Cobolli…

    di Giulia Sorrentino

    Nadal si lancia in previsioni tra Sinner e Alcaraz e avvisa Jannik per Roma: “Sarà difficile perché dopo un periodo lontano dalle competizioni…”. E sul doping, Musetti, Berrettini e Cobolli…

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Invasione rossonera al Bentegodi per Verona-Milan: ordine pubblico a rischio

di Lorenzo Longhi

Invasione rossonera al Bentegodi per Verona-Milan: ordine pubblico a rischio
Next Next

Invasione rossonera al Bentegodi per Verona-Milan: ordine pubblico...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy