Se era un test per ottenere un sedile nel 2023, non se l'è giocato bene... L’errore commesso da Antonio Giovinazzi nelle PL1 del Gran Premio degli Stati Uniti rischia infatti di costare molto caro al nostro connazionale, dato tra i papabili per la sostituzione di Mick Schumacher nel team Haas.
L’ex membro della Ferrari Driver Academy, scelto come da regolamento per la sessione di prove libere in Texas, è finito contro il muro, danneggiando la monoposto messaggi tra le mani per un'ora. La ruggine dopo tanti mesi passati a guardare ha sicuramente influito.
"È la Formula 1 – ha commentato il diretto interessato– a volte meriti di restare e non prendi il posto, è così e basta. Sono le corse. Sicuramente non aiuta, ma dall’altra parte ho dimostrato già in F1 cosa posso fare. So che non saranno un giro e poche curve a porre fine alla mia carriera. Vediamo cosa succederà, ora guardo avanti. Ho fatto tre anni in F1, se la gente mi vuole non è per oggi, ma per il passato, per quello che ho fatto e per quello che farò. Vediamo".
Giovinazzi ha poi cercato di giustificare il suo errore, spiegando di essere finito in testacoda non come perché stava cercando di ottenere il suo miglior tempo, ma a causa del forte vento presente a Austin.
"Non stavo spingendo, lo avrei fatto all’ultimo giro della sessione, dando tutto in quel giro per sorprendere tutti, ma non lo stavo facendo. Era solo la mia seconda spinta, la prima con il DRS attivato. Potrebbe essere stato il vento, così come solo un errore, non lo so, ma è andata così”.
"Mai dire mai, ad essere onesti in F1 abbiamo visto cosa è successo con Nyck a Monza. Quindi vediamo cosa succede. Ma per ora non so ancora cosa farò nel 2023. Altrimenti, non è un segreto, mi piacerebbe correre nel WEC nella classe Hypercar con la Ferrari". Il piano B è già pronto...