Li hanno fatti arrabbiare, e questo è il risultato. In un weekend in cui tutti si aspettavano di vedere la Red Bull in ottima forma e la Mercedes in sofferenza le carte si sono (di nuovo) ribaltate, e la scuderia tedesca è riuscita a portare entrambi i piloti in prima fila nel corso delle qualifiche, lasciando a Verstappen un misero terzo posto a ben 4 decimi di distacco dalla pole dell'avversario mondiale.
Ma non finisce qui: oltre ad aver incassato il primo 1-0 dopo i fatti di Silverstone infatti, la Mercedes ha anche giocato di strategia, facendo rallentare Lewis in modo da infastidire Verstappen nel giro di preparazione all'ultimo tentativo.
Un'accortezza che deve aver rallentato Max, e che nel riscaldamento delle gomme ha creato sicuramente problemi, ma che ha soprattutto disturbato l'altro pilota Red Bull, Sergio Perez, che a causa dei rallentamenti non è riuscito a passare il taglio prima della fine delle qualifiche, dovendo di fatto rinunciare al giro lanciato a causa dell'eccessiva lentezza di Hamilton.
La Mercedes sembra aver studiato nei minimi dettagli le strategie da adottare in Ungheria, consapevole che quella di questo sabato non sarebbe stata una qualifica come le altre, ma una vera e propria prova di forza.
Lewis Hamilton dal canto suo non ha nemmeno festeggiato la pole position, com'è invece solito fare, troppo concentrato sulla domenica e sui punti del mondiale da poter portare a casa domani. Max si è detto deluso ma pronto per tentare l'impossibile in gara, complice anche la scelta strategica differente che gli darà, con gomma soft, uno scatto maggiore al via rispetto a quello delle due Mercedes, che montano gomma media.
Una sola cosa però, dopo questa qualifica, è davvero certa: questo mondiale si giocherà in pista e fuori, battendo sui nervi di piloti e scuderie, cercando strategie, modi per complicare la vita agli altri, piccoli dettagli e punti deboli in cui scavare.
Red Bull e Mercedes si sono svegliate improvvisamente, hanno distrutto la bolla di gentilezza e rispetto mantenuta fino a Silverstone e il "can che dorme" si è svegliato. Ora vedremo chi riuscirà a resistere.