Misano. Nel paddock sono in molti a dire che il GP di San Marino, a Misano Adriatico, potrebbe essere quello in cui rivedremo in pista Marc Marquez. Sarebbe una follia, perché l’intervento a cui si è sottoposto negli Stati Uniti non è stato una passeggiata e perché la sua spalla avrebbe bisogno di almeno qualche settimana di più per ritrovare la migliore funzionalità. Eppure c’è chi è pronto a scommettere che il catalano rientrerà in tempi record per aiutare la Honda a venire fuori dalla peggiore crisi della sua storia racing. Al Sachsenring, l’unico che ha portato la RC213V al traguardo è stato il collaudatore Stefan Bradl che, una volta arrivato, si è però lamentato di aver dovuto fare i conti con una moto inguidabile e che gli aveva provocato anche qualche ustione. Insomma, una situazione che Honda non può permettersi, non fosse altro che per l’immagine che sta restituendo al mondo. Con Marc Marquez che, inevitabilmente, si trova nella difficile condizione di dover accelerare i tempi.
Alberto Puig, il manager di HRC, ha provato a buttare là l’ipotesi di una soluzione di mezzo, giusto per salvare capra e cavoli: Marc Marquez potrebbe tornare anche solo per dire la sua, senza necessariamente dover salire in sella prima del tempo. “Vedremo prestissimo Marquez nel box – ha detto – ne sono sicuro. Sono sicuro che vorrà vedere in prima persona cosa sta succedendo, per capire come stiamo cercando di migliorare la moto". Insomma, non è un mettere fretta, ma poco ci manca, con l’otto volte campione del mondo che, però, appare ancora nelle foto pubblicate sui social con un vistoso tutore al braccio e con l’arto destro completamente immobilizzato. “La storia di Marc deve seguire una sua strada – ha aggiunto Puig - Ha subito un intervento chirurgico e fortunatamente sta bene. Ma non possiamo credere che tutto sia super positivo. Positivo è quando abbiamo una moto competitiva e possiamo tornare al nostro normale livello di gare e risultati".
Per farlo, però, serve Marc Marquez e in Honda sembrano piuttosto arresi a questa evidenza. “Ho parlato con Marc - ha concluso Puig - è contento e il suo braccio destro sta migliorando. Ha incontrato i medici e sta facendo quello che gli hanno detto di fare. Per quanto riguarda noi, invece, non ci nascondiamo: sappiamo che dobbiamo migliorare. Assen è sempre una pista difficile, è un circuito molto impegnativo. Devi avere una moto con un buon bilanciamento perché ci sono alcune curve ad alta velocità e alcune molto lente, devi avere un buon controllo della tua moto, altrimenti puoi avere molte difficoltà lì".