È stato un anno durissimo per HRC, che nella velocità ha vissuto uno degli anni più duri di sempre: zero vittorie, sia in MotoGP che in Superbike, e un ultimo posto nella classifica costruttori di entrambi i campionati. L’esatto contrario di quanto fatto da Ducati quindi e, di certo, non quello che ci si aspetterebbe dalla casa motociclistica più grande al mondo. Anche perché Marc Marquez, che alla Honda ha regalato sei titoli mondiali, ha detto chiaramente che non intende aspettare: “o con voi o senza di voi”, sono state le sue parole in un documentario che vedremo a febbraio su Amazon Prime Video.
Parole che ha commentato anche Livio Suppo per MOW, raccontando che a suo modo di vedere lo spagnolo ha ormai perso la fiducia nella Honda, ben conscio del fatto che servirà un lavoro spaventoso durante l’inverno per mettere insieme una moto competitiva per il mondiale 2023. In Giappone lo sanno e non si nascondono, almeno a giudicare dal discorso fatto dal Presidente di HRC, Koji Watanabe, durante la presentazione del programma sportivo 2023 in un evento a Tokyo: “Non abbiamo festeggiato una vittoria in MotoGP nel 2022, ma Marc Márquez ci ha regalato un podio nella seconda parte della stagione. Il nostro obiettivo è il titolo MotoGP, questa è la priorità assoluta. La stagione è stata molto frustrante per noi”, sono state le sue parole tra pentimento e aspettative future. Poi entra nel concreto: "Per apportare miglioramenti in futuro stiamo lavorando con il nostro dipartimento automobilistico, vogliamo migliorare l'aerodinamica per il 2023 e stiamo già constatando i primi successi di questa collaborazione. In futuro uniremo i nostri sforzi in modo da poter diventare di nuovo più competitivi. Il nostro obiettivo chiaro è recuperare i tre titoli (campionato team, costruttori e pilota, ndr.)”.
Watanabe ha quindi sottolineato un maggior impegno da parte degli ingegneri Honda, anche quelli impiegati nella Formula 1, ma è indubbio che questo non basterà a restituire a Marc una moto vincente. Sembra, invece, lo stesso processo intrapreso da Yamaha nelle ultime due stagioni: Fabio Quartararo chiede un motore più potente? lavoriamo su telaio e aerodinamica. Che le ore in galleria del vento aiutino i piloti è fuori discussione, la sensazione però è che per chi quelle moto le guida gli aggiornamenti aerodinamici siano un po’ come un aumento in busta paga di venti euro mensili. Demotivante, soprattutto se si aspetta una svolta drastica e risolutiva.
Anche perché Marc Marquez, dal canto suo, non è mai stato entusiasta dell’aerodinamica in MotoGP, che oltre a limitare i sorpassi toglierebbe importanza al talento del pilota. Ciononostante, l’8 volte iridato ha spedito un videomessaggio alla Honda in cui si è detto abbastanza ottimista per il futuro: "Il 2022 è stata una stagione molto dura per me, sia mentalmente che fisicamente, ma i fan mi hanno sempre sostenuto. Vorrei ringraziarvi molto per questo. Ho ricevuto molti messaggi che mi hanno aiutato molto. Ora voglio iniziare nel migliore dei modi la stagione 2023 e dimenticare tutti i brutti momenti con buoni risultati in pista”. Il tempo per trovarli, aggiungiamo noi, è sempre di meno.