A seguito dell'ufficialità dell'ingaggio di Nico Hulkenberg come terzo pilota Aston Martin, arrivata solo qualche settimana fa, l'ex pilota e campione del mondo Jenson Button aveva commentato: “Tanto per aggiungere ancora un po' di pressione su Vettel". Il quattro volte campione del mondo non ha infatti avuto l'inizio di mondiale che sperava e, nel corso dei primi due weekend di gara, è apparso in difficoltà, ancora lontano dall'essersi adattato alla nuova monoposto. L'Aston Martin sembra poi aver deluso le aspettative di molti, e in questo inizio di 2021 è apparsa nettamente meno competitiva rispetto allo scorso anno.
Una situazione che pesa sulle spalle di Vettel, il più osservato tra i piloti che alla fine dello scorso anno hanno cambiato scuderia e che, in questi primi due Gran Premi, hanno genericamente faticato ad adattarsi. Il motivo? Semplice: Vettel arriva dalla grande delusione Ferrari e, quella in Aston Martin, rappresenta la sfida finale per il tedesco, che ancora non si sente pronto al ritiro.
Pressione che si somma ad altra pressione, come ha commentato Button, considerando l'arrivo di Hulkenberg come terzo pilota della scuderia. Un'ombra, secondo molti, che sarebbe pronta a sostituire il tedesco nel caso non si rivelasse all'altezza della monoposto.
Lo stesso Hulkenberg ha voluto però chiarire la situazione, alleggerendo - almeno in parte - il peso che grava sulle spalle di Vettel: "Non credo che quella della sostituzione di Sebastian sia una prospettiva realistica. Credo proprio che terminerà la stagione nel team, ha solamente bisogno di un po’ di tempo perché non si sente ancora bene in macchina. E si può vedere dal cronometro. In ogni caso non è una mia decisione".
Tempo per adattarsi, spiega Hulkenberg, e per trovare le giuste dinamiche con team e monoposto. Una situazione che riguarda anche Daniel Ricciardo, Carlos Sainz, Fernando Alonso e i tre rookie del 2021, ma che per Vettel rappresenta una vera e propria corsa contro il tempo.