Ormai sembra essere diventata la normalità: da tempo nei weekend di gara della Formula 1 si inseguono errori umani nell'assegnazione delle penalità in pista e, di conseguenza, critiche feroci nei confronti dei commissari di gara del circus, insultati sul web e messi in dubbio da team e piloti. L'ultimo caso, forse uno dei più ecclatanti, riguarda la mancata penalità a Max Verstappen in seguito alle qualifiche del weekend di gara a Singapore dove - il campione in carica - è stato pulito da tre diverse investigazioni. Le motivazioni date dai commissari sulla mancata penalità non hanno convinto team e piloti che hanno chiesto alla FIA ulteriori spiegazioni, visti i precedenti - tra tutti quello recente di Charles Leclerc a Monaco - che al contrario avevano portato a penalizzazioni in griglia di partenza.
La FIA e i commissari a Suzuka, dopo un colloquio con le squadre, sono state costrette ad ammettere l'errore e a scusarsi pubblicamente, ma il problema della mancanza di uniformità decisionale resta evidente nella massima serie. Proprio per questo Lewis Hamilton, dopo il fine settimana giapponese, ha lanciato una proposta che potrebbe cambiare il sistema di assegnazione delle penalità: "L'impeding di Verstappen? Da quanti anni abbiamo quella regola? È sempre la stessa da secoli. Penso che dovremmo prendere in esame l’intelligenza artificiale per questo genere di cose, in modo da ottenere buone decisioni. Mi piacerebbe scoprire se l’intelligenza artificiale può fare un lavoro migliore dei Commissari oppure no".