Lewis Hamilton e George Russell saranno ancora i piloti della Mercedes per molti anni. Almeno stando a quanto dichiarano.
Nonostante le voci (soprattutto sul sette volte campione del mondo), le frecce d'argento dovrebbero confermare i due alfieri di questa stagione.
Hamilton è stato categorico: "Sono anni che si va avanti con storie di ritiro e di stop. Per quanto mi riguarda, mi sento più in salute che mai, perché mi concentro molto su questo aspetto: mi sento in forma. Amo quello che faccio e non ho intenzione di fermarmi presto".
''Il mio obiettivo è sempre stato quello di rimanere con la Mercedes. Mi piace la lunga collaborazione che abbiamo. Sento che stiamo facendo molte cose davvero positive, non solo nello sport, ma anche al di fuori. Penso che sarò sempre con la Mercedes fino al giorno della mia morte. Sento di poter gareggiare ancora a lungo, quindi potenzialmente mi orienterò in tal senso", ha concluso Hamilton.
Gli ha fatto eco George Russell, suo erede ma destinato ad essere ancora il suo compagno: "Sicuramente i miei risultati sono migliorati, mentre i suoi sono diminuiti, ma Lewis ha fame e questa sfida lo motiva ancora di più. Sarà lì per molti anni a venire. Non lo vedo rallentare".
"Eravamo tutti consapevoli che non c’era alcuna garanzia di una buona macchina quest’anno – ha aggiunto – ma ero sicuro che se si fosse verificata una falsa partenza, questa squadra avrebbe avuto la capacità di reagire. Lo stiamo vedendo ora. Non sono venuto alla Mercedes per un successo a breve termine. Ho davanti a me un arco di tempo che va dai cinque ai dieci anni".
"Il potenziale di questa vettura c’è – ha concluso a Auto Motor und Sport – la direttiva tecnica applicabile a partire da Spa dovrebbe riguardare i team che hanno utilizzato i pavimenti flessibili, quindi vedo che ci stiamo avvicinando sempre di più. Se continuiamo con questo ritmo, nulla ci impedirà di lottare per le vittorie. Non credo che avremo mai la macchina più veloce, ma credo che avremo la nostra occasione".