In casa Mercedes, nel sabato di Monza, si ride e si sorride parecchio. "Questo per noi è un grande giorno" spiega Toto Wolff nel corso della conferenza stampa speciale organizzata per l'annuncio del contratto con Andrea Kimi Antonelli in Mercedes a partire dal 2025. "Non solo per Kimi - continua Toto - ma perché dal prossimo anno avremo una line-up completamente composta da piloti della nostra Academy". Ride, Toto Wolff, vedendo la sala conferenze piena di giornalisti in attesa: "Non vedevo così tanta gente da Barcellona 2016" ha spiegato, ricordando lo storico incidente tra compagni di squadra con Hamilton e Rosberg. Gli occhi sono tutti su di loro, i tre uomini a capo del progetto Mercedes in F1 dal prossimo anno, con l'addio di Lewis Hamilton che passerà in Ferrari: al centro del piccolo tavolo posizionato nell'hospitality c'è Toto Wolff, al suo fianco George Russell e Andrea Kimi Antonelli.
Una scelta di posizione quella di Toto nei confronti della sua squadra: l'annuncio di Kimi è condiviso anche con il suo futuro compagno di squadra, mettendo subito in chiaro la posizione forte di un team - giovane e pieno di talento - che lavorerà insieme per costruire un futuro importante. "Kimi è un talento generazionale" ha detto il team principal della Mercedes, tra risate e battute sull'incidente nelle prove libere del venerdì a Monza: "Forse gli dobbiamo spiegare meglio la differenza tra prove libere e qualifiche" ha detto Wolff, sorridendo davanti alle rinnovate scuse e spiagazioni di Antonelli. "Ieri ho imparato una grande lezione" ha ribadito il ragazzo, prendendosi ogni responsabilità sull'incidente in FP1, tra l'emozione e la voglia di dimostrare subito il proprio talento. "Ci sono piloti che hanno la velocità subito e piloti che non ce l'hanno - ha aggiungo George Russell - "io sono sicuro che Kimi questa velocità ce l'abbia".
Una conferenza stampa dai toni scanzonati con Wolff che ha preso la parola, togliendo il microfono ad Antonelli, quando il ragazzo italiano stava cercando di descrivere se stesso rispondendo a una domanda: "Quando uno cerca di descriversi da solo sembra sempre un cogl**ne" ha detto Toto, dopo le poche parole di Kimi sul tema ("sono molto empatico e aggressivo in pista"). Il team principal ha invece parlato a lungo della famiglia del ragazzo, descrivendo papà Marco come "un uomo di motori che sa tutto quello che c'è da sapere su questo ambiente" e ribadendo la maturità del giovanissimo italiano. Toto ha parlato della lealtà che Antonelli e la sua famiglia gli hanno sempre dimostrato, consapevoli che è proprio grazie a Mercedes se oggi il ragazzo italiano si trova non solo in Formula 1, ma ad alti livelli del motorsport in generale. Kimi che, se la FIA approverà la richiesta, il prossimo anno correrà con il numero 12: "Ho qualche numero fortunato tra cui potevo scegliere ma il 12 ce l'ho da quando corro con la F4 e ha portato bene, quindi ho deciso di tenerlo". Sulle motivazioni della scelta il ragazzo ha sorriso: "E' il numero di un mio idolo" ha detto, con un chiaro riferimento ad Ayrton Senna - il pilota preferito del giovane italiano - che ha corso parte della sua carriera con il numero 12.