Un venerdì difficile, un sabato partito in salita e poi una qualifica perfetta, costruita a modo suo. In una Imola colorata di rosso, che sospira ad ogni suo passaggio per gridare di gioia alla vista delle Ferrari, Max Verstappen non si lascia distrarre da niente. Non dai continui rumors che agitano la sua squadra, non dai risultati degli altri e dalle parole di grandi aspettative dopo un venerdì dominato dalla McLaren e dalla Ferrari. Ci mette del suo, tantissimo del suo visto l'undicesimo posto in griglia di partenza del suo compagno di squadra Sergio Perez, e va a caccia senza paura dell'ottava pole position consecutiva. La ottiene con 76 millesimi di vantaggio di Oscar Piastri, finito sotto investigazione per impeding su Kevin Magnussen e poi retrocesso di tre posizioni, e 91 millesimi su Lando Norris, in una tripletta a meno di un decimo da cui esce ancora una volta vincitore.
In casa Ferrari c'è da accontentarsi di un quarto posto per Charles Leclerc, diventato poi terzo grazie alla retrocessione di Piastri, a più di due decimi dalla vetta, e un quinto posto (poi quarto) per Carlos Sainz, con la consapevolezza di avere davanti una domenica complicata, vista l'importanza della qualifica sul tracciato di casa della rossa. Leclerc non si lascia scappare un'imprecazione via radio - segno di frustrazione per un risultato che non rispecchia certo quanto aveva sperato - e nel post qualifica parla con chiarezza: "Ci aspettavamo di più, sia io che Carlos siamo molto vicini agli altri ma non sappiamo cosa ci è mancato nelle curve 2 e 3". Domani l'obiettivo sarà il podio, salvo una follia o un colpo di fortuna che potrebbero, come sempre, sconvolgere le sorti della gara e permettere alla Ferrari di sperare in un successo sulle strade di casa.
L'obiettivo della vittoria però in questo momento sembra più lontano che mai, con la Red Bull capace di sorprendere tutti nonostante le premesse per non essere più sorpresi, nel paddock e fuori, ormai sono molte. Eppure da Imola nella mattinata di sabato splendeva, come il sole caldo che ha colpito la pista per tutta la giornata, la certezza che qualcosa di importante fosse nell'aria. Una batosta che pesa più che altrove e che dipinge negli occhi dei presenti una malinconia difficile da celare. Ieri Leclerc sorrideva, mentre tutti intorno a lui abbassavano le aspettative, e proprio quel sorriso sincero sembrava indicare una strada, una chiave in vista della giornata di oggi. Oggi lo stesso Charles non sorride più, visibilmente disturbato da un risultato che non preoccupa solo in vista della gara ma che richiama domande sugli aggiornamenti portati in Italia, sulla posizione di McLaren nel campionato e sul suo prossimo futuro, a pochi giorni dalla gara di casa (questa volta la sua) a Montecarlo la prossima settimana.
E' un sabato da dimenticare dopo un venerdì da incorniciare, anche se una partenza dal terzo posto, in seconda fila, fino a pochi mesi fa non sarebbe sembrata una delusione. Ma mentre gli altri raccolgono ciò che possono, davanti a tutti Max Verstappen sorride senza l'ombra di un problema a disturbare il fondo degli occhi chiari. Questa notte parteciperà alla 24 Ore del Nurburing in streaming, domani scenderà in pista per vincere ancora una volta, mentre oggi da Imola scrive un altro pezzo di storia: otto pole position consecutive, eguagliando l'uomo che qui tutti - quest'anno più che mai ricordano con malinconia e affetto. Max nel segno di Ayrton, Verstappen come Senna. Instancabile, pronto a prendersi anche le briciole quando le condizioni glielo permettono. I numeri sono numeri e i paragoni non contano mai nulla, ma la storia passa anche dalle cifre e oggi, a Imola, sono le cifre a parlarci ancora una volta di Max.