Un tempo spaventoso nel venerdì di libere che ha polverizzato il record di Aragon e poi oggi, in un sabato d’asfalto bagnato fino a poco prima, un’altra prova di forza imbarazzante: Marc Marquez al Motorland è imprendibile. La pole agguantata in scioltezza su una pista in cui tutti gli altri hanno fatto fatica, e con un distacco di 8 decimi sul secondo (Pedro Acosta) basta, poi, a far maturare un’altra certezza: l’unico avversario di Marc Marquez a Aragon potrà essere Marc Marquez. Ne ha di più, va più forte e si vede anche dalle semplici immagini televisive che potrebbe avere pure ancora un po’ di margine in tasca.
Certo, c’è ancora il pezzo di week end che conta, quello con i punti in palio, ma l’impressione è che il 93 sia riuscito a trovare un feeling con il tracciato (che gli è favorevole da sempre) e la moto da lasciare zero margine di speranza a tutti gli altri. I distacchi maturati in qualifica, anche da Pecco e Martin che partiranno rispettivamente terzo e quarto (con Martin che si è anche steso a inizio turno) sono siderali, anche se la gara sarà un altro mondo come sempre. "Marc potrebbe vincere la Sprint con secondi di vantaggio, è troppo superiore, vedremo come migliorare" – ha ammesso Bagnaia a fine turno, con il 93 che ha provato a minimizzare: “Penso che Pecco sia più vicino di quanto dicano i tempi”.
Sarà sfida o la superiorità dimostrata a Aragon fino a ora dall’otto volte campione del mondo ci metterà davanti a una Sprint e una gara lunga interessanti solo dal secondo in giù? Difficile da dire adesso, anche perché Marc Marquez spesso nella sua carriera s’è sabotato da solo. Quello che è certo, invece, è che Pecco Bagnaia già nei commenti del venerdì aveva capito tutto. Quando? Quando ha risposto a quelli che addebitavano i distacchi al fatto che la Desmosedici 2023 potesse performare a Aragon più della 2024. Non è così e la questione tecnica sulle differenze tra le due Ducati c’entrano meno di niente. “La differenza qui la fa Marc Marquez – aveva detto proprio Bagnaia già ieri – Non si tratta di 2023 migliori della 2024 su questa pista. Guarderemo i suoi dati e cercheremo di capire cosa fa di diverso”.
Pecco sembra arreso, ma Marquez ha un'altra certezza
Marc Marquez, insomma, a Aragon starebbe tra i primi non solo con una moto di un anno più vecchia, ma pure con una – sia consentita la battuta – del 2013. E che Pecco aveva ragione s’è visto proprio in questo sabato mattina. Tanto che il vincitore degli ultimi due titoli mondiali ai microfoni di Sky ha già anticipato quale sarà la sua strategia: “Otto decimi sono tanti. È difficile per me: ci sono due posti in cui perdo sei decimi. Sono due curve lente, normali, e non capisco perché perdo così tanto tempo. Ma alla fine siamo davanti a Jorge Martin e sarà importante finirgli anche davanti. Márquez sarà sicuramente un'altra stori: ho già provato, ieri pomeriggio e oggi in qualifica, a fare meglio di lui o almeno come lui. Ma non posso, cado. Quindi sarà interessante partire dietro di lui, provare a seguirlo e, se ne avrò la possibilità, superarlo per non farlo scappare".
Nella testa di tutti, insomma, c’è già un vincitore scritto sia per la Sprint che per la gara lunga di domani, con l’unico che predica prudenza che, paradossalmente, è proprio Marc Marquez. ”Tra qualche ora abbiamo la Sprint – ha detto l’otto volte campione del mondo - Questa volta, nonostante l'euforia, bisogna restare concentrati perché è solo una pole position. Mi sento molto bene su questo circuito. Oggi le condizioni erano estreme dopo la pioggia, ma stanno migliorando sempre di più. Penso che Pecco, soprattutto, sia più vicino di quanto sembri e che se la pista migliorerà le cose saranno difficili per noi. Ma al momento abbiamo il ritmo, siamo bravi e vedremo se riusciremo a fare una buona partenza”.