Quattro dichiarazioni banali giusto per tenere fede a un impegno e poi via nel motorhome a pianificare il fine settimana di gara? Sì, forse un tempo il giovedì della MotoGP era esattamente questo per i piloti. Adesso, invece, il giovedì è a tutti gli effetti l’inizio della battaglia. Anche se le moto sono ancora nel box, nelle mani dei meccanici che le stanno rimettendo insieme per mandarle in pista il giorno successivo. Con i piloti che nel frattempo, invece, hanno cominciato già a darsele proprio in sala stampa. Niente corpo a corpo però e nessuna caduta di stile, solo giochi mentali e provocazioni. Che sono anche più divertenti, fanno più spettacolo e rendono sicuramente maggiore onore allo sport.
Pecco Bagnaia e Marc Marquez, ad esempio, stanno dimostrando di essere maestri assoluti anche in questo. E pure Jorge Martin e Enea Bastianini non scherzano. Saranno loro quattro a giocarsi il titolo mondiale della MotoGP 2024 e probabilmente saranno loro quattro anche a giocarsi la vittoria a Aragon. Ecco perché nella conferenza stampa del giovedì hanno ricominciato esattamente da dove avevano lasciato in Austria, quando alla domanda “se non potrai essere tu, chi ti piacerebbe vincesse il mondiale?” s’è scatenata una danza di sorrisetti, toccatine scaramantiche, battute e vere e proprie gufate. Così, dopo che in quella circostanza Marquez aveva detto di augurarsi una vittoria di Pecco, nella conferenza stampa di Aragon è stato proprio Bagnaia a tirare la prima provocazione.
Pecco Bagnaia "scommette" su Marc Marquez
“Non ho dubbi su chi sarà il rivale numero uno qui a Aragon: sarà Marc Marquez. Perché questo è il suo circuito – ha affermato il vincitore degli ultimi due titoli mondiali - Anche Martín e Bastianini hanno già vinto qui. Penso che sarà una battaglia tra noi quattro e sarà bella”. Bella magari quanto quella del 2021, che è stata la prima in assoluto in MotoGP di Pecco Bagnaia e proprio contro Marc Marquez. “Non cambierei niente di quella gara – ha aggiunto Pecco ricordando che dopo quel successo è totalmente cambiata la sua mentalità - Avrei la stessa aggressività. Il mio atteggiamento non è diverso: voglio solo vincere. La differenza è che ora so come farlo. Se dovessi rifare quella gara, proverei a gestirla meglio, per arrivare alla fine con un vantaggio maggiore su Marc. Sarebbe fantastico se domenica avessi la stessa battaglia contro Márquez. E con lo stesso risultato. Battere Marc Márquez, che è il re di questo circuito, con una Ducati, che qui non è sempre stata veloce, è stato incredibile. E fu anche la mia prima vittoria. Da quel momento in poi tutto è stato praticamente perfetto. Ma ho fatto troppi errori, anche se poi abbiamo vinto 25 gare”.
Marc Marquez: "firmerei per ripetere il 2021. Anche se..."
Provocazione lanciata e risata generale. Con Marc Marquez che, chiaramente, non c’ha pensato su due volte per replicare, ma sempre con ironia e con lo stesso stile. “Ho sentito che alcuni mi danno per favorito qui a Aragon e sicuramente questo è un circuito che mi piace e in cui ho fatto bene in passato, ma non è a questo che penso – ha spiegato l’otto volte campione del mondo – Paradossalmente quest’anno mi sono trovato meglio in circuiti che non girano tanto a sinistra, diversamente a quanto accaduto in tutta la mia carriera. Quindi andremo alle FP1, capiremo dove siamo e il punto di partenza: questo sta avendo un grande impatto su di me nei fine settimana. E’ da lì che dobbiamo uscire bene, con calma. Sono consapevole che un weekend perfetto mi darà qualche possibilità di ottenere la prima vittoria con il Team Gresini, sì, ma di sicuro non sarà come in passato, quando si poteva andare in fuga lasciandosi tutti dietro. Comunque non sono ossessionato dalla prima vittoria con la Ducati: sono sicuro che arriverà. Sono passati più di mille giorni dall’ultima volta che ho vinto e non ho fretta, ma sento che ci siamo quasi. Al momento, però, ci sono piloti più veloci”. Il riferimento, è chiaro, è a Pecco Bagnaia, ma anche a Jorge Martin e Enea Bastianini, con Marquez che, molto sibillinamente, nel ricordare la paga presa da Pecco nel 2021 a Aragon, ricorda anche quella passata allo stesso Pecco da Bastianini nel 2022: “Ricordo il 2021, ma pure il 2022. Riguardo quasi sempre le gare degli anni precedenti prima di andare in circuito. Quanto al 2021 vorrei cambiare il risultato finale. Ma oserei dire che se domenica sarà lo stesso duello, primo o secondo firmerei adesso. Perché per me essere lì a lottare per vittorie e podi è l’obiettivo di quest’anno, per prepararmi bene per il prossimo anno”.
Enea Bastianini e Jorge Martin: la serenità è solo ostentata
Sfida lanciata, quindi, e contestualmente raccolta a vicenda tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez, in una sorta di gustosissimo antipasto lungo qualche mese prima di vederli vestiti degli stessi colori, sopra la stessa moto, all’interno dello stesso box. Con anche sorrisi e ironia che, probabilmente, potrebbero venire meno. Prima, però, c’è da godersi Aragon e c’è da ravvivare pure la consapevolezza che su questo circuito ce ne saranno altri due a rendere la vita difficile ai due futuri compagni di squadra: Enea Bastianini e Jorge Martin. Il primo ha ottenuto proprio a Aragon, nel 2022, una delle sue vittorie più belle in MotoGP proprio dopo una lotta indimenticabile durata tre giri (riproponiamo il video con il commento di Guido Meda e Mauro Sanchini). “Con Pecco abbiamo avuto una gran bella battaglia e abbiamo commesso anche qualche errore, eravamo veramente al limite quella volta – ha raccontato Bastianini – Credo che quest’anno non sarà diverso, perché il livello è veramente alto e non saremo solo in due. Tra l’altro il nuovo asfalto qui è una incognita per tutti. Non credo che Pecco, e anche Martin o Marquez, siano più tesi di me: li vedo tranquilli. Sarà una bella lotta”.
Una lotta che Jorge Martin, però, vorrebbe scongiurare, perché ritiene che per lui sia più problematico rispetto agli altri tre rivali fare i conti con il surriscaldamento della gomma anteriore e con la pressione che si alza troppo quando si insegue. Ecco perché a Aragon cercherà la fuga. “Pecco riesce a avere una maggiore confidenza con l’anteriore in frenata – ha spiegato il giovane spagnolo - Penso che ci siano diversi punti in cui lui però non è più forte di me. Ultimamente ho sofferto guidando dietro ad altri piloti. Marc o anche Pecco o Enea possono restare indietro più a lungo, ma per me è difficile. Quindi devo lavorare per andare più veloce da subito”.