Gli interessa solo tornare a vincere. Lo dice da anni, lo ripete continuamente anche adesso che s’è messo in tasca la garanzia di correre dall’anno prossimo con la moto migliore e nel migliore dei team: Marc Marquez ha voluto la Ducati, ha fatto di tutto per averla e adesso non intende “perdere tempo” davanti a eventuali piccoli ostacoli. Anche se per "piccoli ostacoli" si intendono milioni e milioni di Euro da non incassare più. La “questione sponsor privati” di Marc Marquez, a quanto pare, è “una questione” solo per chi racconta le corse, i retroscena e le dinamiche della vita nel paddock. Così, mentre tutti si chiedono che ne sarà dello sponsor Red Bull adesso che il 93 salirà su una moto sponsorizzata Monster Energy, l’unico che sembra non preoccuparsi più di tanto è proprio il diretto interessato. Perché di perdere – eventualmente – una valanga di soldi, di dire “addio” a una azienda che è con lui da quasi venti anni e che lo ha supportato in questo 2024 garantendogli uno stipendio all’altezza delle vittorie che ha ottenuto in carriera, a Marc Marquez importa poco o niente.
Ha cercato di dirlo anche meno di due settimane fa, con tutta la delicatezza possibile, nel corso dell’incontro con i media nel giovedì di Spielberg. “Sono in una situazione nella mia carriera sportiva in cui devo trovare il risultato, duro e puro – ha affermato Marquez - E per il risultato devi cercare quello che può aiutarti di più in pista per raggiungere i tuoi obiettivi e continuare ad essere competitivo, in questo caso significa entrare nel team ufficiale Ducati”. E’ così che ha risposto, in prima battuta, quando gli hanno chiesto se con l’arrivo in Ducati avrebbe dovuto rinunciare alla collaborazione con Red Bull, che è diretta concorrente dello sponsor della Rossa, Monster Energy, sul mercato delle bevande energetiche. E quando gli hanno chiesto di andare più a fondo, Marquez ha accettato di farlo senza troppi giri di parole.
“La mia squadra (intesa come le persone che si occupano dei suoi affari) sta lavorando per capire cosa fare – ha aggiunto – i contratti di sponsorizzazione evidentemente non sono in mano mia, ma se devo dare un’opinione mi piacerebbe continuare con Red Bull. Per me non è semplicemente uno sponsor, ma parte della famiglia dal 2008. Questo però non dipende da me, non è nelle mie mani e neanche troppo nelle mani delle persone che lavorano con me. La chiave ce l’ha Ducati”. In estrema sintesi: se Ducati e Monster Energy accetteranno che il logo di Red Bull appaia da qualche parte almeno sulla tuta di Marc Marquez bene, altrimenti non sarà un gran problema neanche dividere le strade con il colosso delle bevande energetiche che non solo ha “sostenuto” il 93 per oltre 16 anni, ma ha anche formato come dirigente quel Jaime Martinez che oggi è manager proprio dei fratelli Marquez. Martinez, infatti, è stato prima un atleta Red Bull come campione di Wakeboard e poi ha scalato i gradini dell’azienda fino a diventare direttore marketing motorsport e a conoscere, quindi, Marc Marquez e a lasciare la stessa Red Bull per gestire direttamente gli affari dei fratelli di Cervera.
E’ probabile che un lavoro analogo a quello dello staff di Marc Marquez lo stiano portando avanti anche in Ducati per capire come e quanto si potrà fare o se invece sarà necessario comunicare al 93 che dovrà definitivamente separarsi dallo storico sponsor, rinunciando a una collaborazione che va avanti da quasi due decenni. Qualcosa di simile, ormai due stagioni fa, era accaduta anche con Enea Bastianini.