A Ducati non serve più il gioco di squadra. A Ducati serve un pilota vincente domenica, tra due settimane, quando l’unica cosa a dividere Francesco Bagnaia dal titolo mondiale è una vittoria di Fabio Quartararo. Così anche l’ultima gara dell’anno sarà uno spettacolo potente, un segnale di quello che verrà poi. Perché Enea Bastianini e Pecco Bagnaia stanno per regalarci un momento storico per il motociclismo, una rivalità in cui il dubbio non è se finirà per esplodere (perché esploderà) ma quanto forte sarà il botto quando le cose sfuggiranno di mano.
L’ultima volta che è successo: Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, 2015. La volta prima: Marc Marquez e Dani Pedrosa, 2014. Stavolta sarà diverso. Due italiani giovani, una moto vincente, caratteri agli antipodi. Quest’anno in pista si sono scontrati ad ogni buona occasione, anche se mai ad armi pari. Uno aveva il peso della corona, dell’azienda, dei punti che sono più importanti di una vittoria, l’altro è stato costretto ad un occhio di riguardo nonostante guidasse una moto meno evoluta gestita da un team privato.
Così la prima sfida si è consumata a Le Mans, quando Enea è passato per andare a vincere e Bagnaia si è steso un attimo dopo. Poi la volata a Misano, Pecco davanti e Bastianini dietro, esattamente al contrario di quello che abbiamo visto ad Aragon due settimane più tardi. Ora, in Malesia, si sono trovati di nuovo sul filo per tutta la corsa, con il disastro nell’aria perché dentro al casco di chi si gioca il podio passa poco ossigeno. In Ducati avevano chiesto di non esagerare ed Enea ci ha messo una certa attenzione come è giusto che sia (“contro Quartararo sarebbe stato diverso”, le sue parole) ma è rimasto lì aspettando un errore che non c’è stato, senza mollare. Bagnaia ha vinto, si è mangiato un panino, ha postato la foto e sotto ha scritto “Ordini di squadra? No, a Ducati ho chiesto solo un hot dog”. Li senti friggere e sfrigolare, fiamma alta. Uno, Pecco, avrebbe preferito non averlo Bastianini nel box: meglio Miller, al limite Martín. L’altro, Enea, quando si trova a giocare con quella Ducati rossa diventa ancora più veloce, più bestia.
A Valencia correranno per vincere entrambi, poi li vedremo nello stesso box per i test invernali. Da lì, è probabile, sarà un anno esplosivo di cui approfitteremo tutti; noi che li raccontiamo, chi li guarda per godersi lo sport e pure chi contro di loro ci deve combattere, da Marc Marquez a Fabio Quartararo. Ecco, forse per gli altri piloti non è poi una così buona notizia. Il B&B Ducati ti toglie il sonno.