L’intervista di Mela Chercoles a Marc Marquez, pubblicata questa mattina dal quotidiano AS, sta facendo discutere più delle qualifiche di questa MotoGP, il che è tutto dire. In pista ci sono tre piloti a giocarsi il mondiale quando mancano due gare al termine, eppure il finale di stagione 2015 tra Valentino Rossi e Marc Marquez resta al centro del dibattito.
Stavolta a parlare dei fattacci della Malesia è stato Marc, che nella lunga intervista di cui sopra ha dichiarato senza grossi problemi che se dovesse tornare a Sepang 2015 farebbe lo stesso. E che ormai di Rossi gli importa poco, forse niente. A commentare le sue parole, assieme al terzo posto in qualifica dopo un lungo turno nella scia di Bagnaia, c’è anche Nico Cereghini (sempre appassionato!) che in un post sulla sua pagina Facebook ha scritto così: “Domani sarà una gara difficile per tutti, Bagnaia e Quarta soprattutto, box Ducati e Yamaha pure. Intanto svetta Marc Marquez, che sottolinea che rifarebbe quel che ha fatto nel 2015 (immagino anche la gara di Valencia, che poteva facilmente vincere e che ha sacrificato per danneggiare Rossi, mai visto nella storia del motociclismo) e intanto si attacca a Bagnaia come un'ombra in ogni minuto delle qualifiche. Un otto volte campione del mondo può comportarsi come l'ultimo arrivato in Moto3? Con tutto il rispetto per il pilota, l'uomo è sempre più deludente”.
Il diretto interessato, nell’intervista ai microfoni di Sky dopo il terzo posto di oggi (che non si aspetta di rivedere in gara, dove punta invece alla decima posizione) ha raccontato così il suo punto di vista: “Onestamente è vero, aspetto che esca Bagnaia dai box perché hanno un motore pazzesco e la scia ci serve tantissimo. Se avessi quel motore sicuramente andrei da solo, ma adesso non ce l’ho e mi gioco la vita, devo dare il massimo. Prendere la scia è concesso dal regolamento. Io aspetto che parta Bagnaia, mi metto dietro e non lo disturbo - quello per esempio l’ha fatto Morbidelli nelle FP3 - lascio sempre un po’ di distacco, tre decimi o mezzo secondo, così se sbaglio qualcosa non lo prendo. In questa pista è l’unico modo con la Honda. Quel decimo che ho guadagnato al primo rettilineo e quell’altro che ho recuperato dalla tre alla quattro mi hanno aiutato a fare il tempo anche se poi il giro l’ho fatto da solo (perché Bagnaia è caduto, come Miller in Q1 quando Marquez stava sfruttando il gancio, ndr.). Io posso capire Ducati, a me l’hanno fatto per tutta la carriera, specialmente nel 2014, 2015 e 2016. È così, è previsto dal regolamento. Sportivamente è al limite, ma nella competizione devi giocarti la vita per dare il cento per cento con quello che hai. Ed è quello che faccio io”.