Per riuscire ad analizzare la spaccatura creatasi all’interno di una Nazionale come quella italiana, guidata dall’ormai ex CT Davide Mazzanti risulta essere un compito abbastanza complicato ma per farlo sarà necessario fare un passo indietro all’estate del 2022. L’estate azzurra era iniziata in modo eccezionale con la conquista, per la prima volta nella storia per l’Italia, della Volleyball Nations League che non aveva fatto altro che alzare le aspettative per un mondiale che si sarebbe svolto di lì a qualche mese ed è proprio il mondiale che costituisce la goccia che fa traboccare il vaso.
L’Italia non convince durante tutta la fase a gironi e quando in semifinale perde contro il Brasile, in molti non sono sorpresi di questo risultato e le polemiche continuano amplificando sempre di più anche dopo la vittoria della medaglia di bronzo contro gli Stati Uniti. I media hanno continuato anche dopo il mondiale ad attribuire la colpa del risultato da una parte a Paola Egonu tanto che le sarebbe stato detto di “non essere italiana” e dall’altra a Davide Mazzanti del quale veniva chiesta la rimozione dall’incarico di CT. Per quello che riguarda Paola Egonu ci sarebbero tante cose da dire ma ciò che lei ha deciso, dopo gli insulti ricevuti, è stato di prendersi una pausa dalla Nazionale e riparlarne a gennaio del 2023.
Il mondiale ha costituito per diversi motivi una rottura: rottura tra ct e giocatrici che è una cosa che può capitare data la delicatezza del rapporto che esiste tanto che basta un incomprensione, un non detto pdf incrinare un rapporto che è sempre sul filo. Mazzanti non è stato sostituito né tantomeno Egonu ha abbandonato la maglia azzurra ma sicuramente ci si avvicinava al periodo della Nazionale con uno spirito del tutto diverso rispetto agli anni precedenti. Arriva il momento delle convocazioni per le prime settimane di VNL e, ad esclusione di Miriam Sylla e Anna Danesi, le altre giocatrici erano tutte “esordienti”, la situazione non cambia neanche con la fase ad eliminazione diretta dove Mazzanti ha deciso di utilizzare le stesse giocatrici che avevano iniziato il percorso. La VNL 2023 si è concluso con la sconfitta per tre a zero, ai quarti, subito dalla Turchia.
Questo risultato non fa altro che alimentare una polemica che non si è mai del tutto placata e quando vengono fatti i nomi delle giocatrici che avrebbero partecipato al ritiro per la preparazione dell’imminente campionato europeo in cui non era presente il nome di Ofelia Malinov, Cristina Chirichella e Monica De Gennaro la situazione non poteva che peggiore. Il culmine di queste scelte è avvenuto quando, Caterina Bosetti alla vigilia delle qualificazioni aveva parlato in maniera convinta dell’Europeo, di quelle che poi sarebbero potute essere gli obiettivi dell’Italia e che si è vista esclusa dal roster che Davide Mazzanti aveva deciso per l’Europeo. L’Europeo è sempre stata una competizione importante in cui le nazionali europee si confrontano ad altissimi livelli e quello del 2023 aveva un'importanza maggiore dato che si sarebbe svolto quasi interamente in Italia. Certo che lo spirito era un altro, le critiche a Mazzanti e alla Federazione, l’esclusione di giocatrici che, come ho già detto, per anni sono state il pilastro della nostra nazionale non hanno fatto altro che far crescere la polemica anche e soprattutto durante lo svolgimento dell’Europeo. È proprio durante la competizione che siamo arrivati a eventi che non sapevo saremmo mai arrivate: Davide Mazzanti ha preso la decisione di utilizzare come opposto titolare Ekaterina Antropova e come riserva Paola Egonu, già così sembra una situazione surreale perché Paola è una delle giocatrici più forte al mondo nel suo ruolo riconosciuta tale da allenatori e sicuramente il suo utilizzo contro le migliori nazionali ti avrebbe garantito una prestazione che Ekaterina per quanto brava e di talento non avrebbe potuto farti. Così è stato per tutto l’Europeo dove ci sono stati sporadici ingressi da parte di Egonu anche in semifinale contro la Turchia dove l’Italia purtroppo è stata sconfitta al tie-break e perdendo il giorno successivo la finale per la medaglia di bronzo contro l’Olanda. L’Europeo del 2023 per l’Italia è stato un vero e proprio fallimento, lo stravolgimento che Mazzanti aveva proposto non ha pagato anzi ha fatto uscire l’Italia senza neanche una medaglia. Mazzanti stesso ha spiegato il perché di questa scelta, proprio dopo la partita inaugurale, dicendo che si sentiva di non avere più la squadra in mano e di aver bisogno di compiere dei cambiamenti.
Dopo la fine dell’Europeo e in quel lasso di tempo prima dell’inizio del torneo per la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi, di comune accordo con il presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Paola Egonu ha deciso di non prendere parte alla qualificazione con la maglia azzurra episodio che segna una vera e propria rottura con il CT Davide Mazzanti. La situazione non migliora anzi si fa sempre più complicata per il ct e per tutte le giocatrici azzurre: qualificarsi vorrebbe dire per la Nazionale scrollarsi di dosso una valanga di critiche arrivate dopo il flop dell’Europeo e per Mazzanti conservare il posto come commissario tecnico che, dalle allora recenti dichiarazioni del presidente della federazione, non sembrava poi così certo. Ciò che era stato detto fino a quel momento non ha più importanza, sarà il campo a parlare e già dalle prime partite contro nazionali tutto sommato facili, l’Italia fatica ma non è una sorpresa data la grande quantità di partite che le giocatrici hanno affrontato durante tutta l’estate ma purtroppo arrivano in ordine due sconfitte contro rispettivamente Stati Uniti e Polonia a causa delle quali l’Italia non riesce a qualificarsi.
Arrivati a questa mancanza di risultati, è necessaria una decisione da parte del presidente per cercare di recuperare una nazionale alla deriva e ciò accadrà solamente con la fine dell’estate azzurra della nazionale maschile al termine della quale si riunirà il consiglio federale e verrà presa una decisione. Il consiglio federale si è riunito il 13 ottobre 2023 e attraverso un comunicato ha reso noto che Davide Mazzanti non sarà più alla guida della nazionale femminile.
Questo comunicato della federazione italiana pallavolo, non fa altro che sancire in maniera inequivocabile la fine di un ciclo, complicato e pieno di polemiche. Un rapporto complesso, quello venutosi a creare tra Davide Mazzanti e le sue giocatrici, che l’attuale palleggiatrice di Chieri Ofelia Malinov sottolinea con queste parole: “Quando ci si mettono di mezzo pensieri e insicurezze tutto può precipitare: basta un attimo. Tutto è iniziato a novembre. In Nazionale non stavo più bene, le incomprensioni col ct Mazzanti si erano ingigantite al punto che non riuscivo più ad alzare una palla ”. Il fatto che non sia riuscito, Davide Mazzanti, a capire e aiutare le sue giocatrici come nel caso di Malinov fa capire tanto del rapporto allenatore-giocatrici che è evidente che non funzionasse più.
La domanda adesso sorge spontanea: chi sarà il nuovo CT della nazionale femminile? La risposta in realtà è molto semplice, Julio Velasco. Ma andiamo a conoscerlo meglio. Julio Velasco è nato a La Plata il 09 gennaio del 1952 di origine argentina, naturalizzato italiano è considerato un allenatore di grande esperienza. La sua fama è arrivata quando, tra il 1986 e il 1989, ha conquistato quattro scudetti consecutivi a Modena compasta allora da Luca Cantagalli, Lorenzo Bernardi, Fabio Vullo, Andrea Lucchetta. Lasciata Modena, si è poi dedicato alla nazionale maschile ricoprendo il ruolo di commissario tecnico dal 1989 al 1996, portando l’Italia a conquistare tre campionati europei e due mondali.
Julio Velasco non è solo questo, è un allenatore che può vantare un'esperienza tale da farci auspicare in un cambiamento più che positiva ma prima di tutto questo lui rappresenta l’inizio di un nuovo ciclo che verrà inaugurata con la VNL 2024 ed avrà come obiettivo Parigi. Quello che il futuro riservi alla nazionale nessuno può saperlo ma un passo alla volta ritornerà la nazionale delle medaglie, delle “ragazze terribili” capaci di far innamorare l’Italia intera di questo magnifico sport.