In molti si stanno domandando come mai Paddy Lowe fosse stato a Maranello a inizio settimana. Infatti, l’ingegnere inglese è stato visto aggirarsi vicino la Gestione Sportiv, e subito si è pensato a un possibile coinvolgimento all’interno della Scuderia. Ma non è affatto così, anche se l’ex direttore tecnico di Williams, Mercedes e McLaren ha pranzato con Piero Ferrari, vicepresidente della Ferrari al ristorante Smeraldo di Lello Apicella. Come mai questo incontro? Va detto subito che la Formula 1 non c’entrava niente. L’ingegnere si trova in Italia per delle attività di consulenza. Non solo, infatti si occupa anche di carburanti alternativi. Paddy ha co-fondato nel 2020 una start-up, la Zero Petroleum, che si occupa di produrre e-fuel: benzina di sintesi, che non contiene derivati dal petrolio, quindi una valida alternativa agli altri carburanti avendo quasi un impatto zero.
Il carburante che Paddy Lowe ha proposto alla Ferrari è un mix di anidride carbonica e idrogeno verde resi liquidi. Una vera e propria manna per le supercar rosse, che devono fronteggiare la riduzione delle emissioni: l’e-fuel, che la F1 adotterà a partire dal 2026 con le nuove power unit, rappresentare una via alternativa all’elettrico, facendo in modo che le vetture storiche possano continuare a circolare, aggirando quindi i vincoli che la politica europea ha intenzione di imporre. Lowe ha quindi bussato alla porta della Ferrari per proporre delle soluzioni già sul mercato. Lowe tornerà a Maranello? Non ci resta che aspettare…