L’idea c’è e Massimo Rivola lo ha detto proprio a noi di MOW nel giorno dell’Aprilia All Stars 2022 a Misano Adriatico: a Noale stanno pensando a un team satellite. Perché il marchio italiano dall’anno prossimo non potrà più fare affidamento sulle concessioni grazie ai podi di Aleix Espargarò e perché, quindi, per crescere sarà necessario raddoppiare gli sforzi. L’uscita di scena di Suzuki potrebbe quindi accelerare i tempi, con Massimo Rivola che si è detto pronto a valutare tutte le prospettive sul tavolo, pur nella consapevolezza che bisognerà fare in fretta e che pensare di creare una squadra dal nulla per essere al via già del prossimo mondiale potrebbe essere proibitivo.
Da sempre, però, in Aprilia c’è l’idea di uno junior team o comunque di una struttura che possa aiutare giovani piloti a crescere, ma anche tecnici e ingegneri da portare, poi, nella squadra ufficiale in MotoGP. Ecco perché nella festa di Misano, stando a quanto si dice, si è parlato anche di cose serie, oltre che di celebrare la storia di un marchio che ha conquistato tanto nel motorsport e che adesso sembra pronto a conquistare ancora. “Vediamo cosa riusciremo a fare, i tempi sono strettissimi, ma stiamo valutando tutte le opportunità – ha detto Rivola – Raddoppiare totalmente gli sforzi potrebbe essere pericoloso, ma siamo pronti a fare qualcosa per mettere basi ancora più solide”. Quel qualcosa, appunto, è il famoso junior team, con Aprilia che avrebbe individuato in Max Biaggi l’umo su cui puntare.
I due, Biaggi e Rivola, ne hanno parlato proprio a Misano.Biaggi, infatti, ha già una lunga esperienza alla guida di un team, visto che il suo Sterilgarda Max Racing è un punto di riferimento in Moto3, e per quanto riguarda i trascorsi da pilota ha una bacheca che non gli fa certo avere bisogno di presentazioni. In più è uomo Aprilia da sempre e, altrettanto da sempre, è parte e punto di riferimento della famiglia di Noale. “Ho già un team in Moto3 e mi rendo conto che non è facile avere un gruppo di 13 a 14 persone da gestire - ha detto il Corsaro a Marco Caregnato di GPOne sempre in occasione dell'Aprilia All Stars - Quando si pensa che un team MotoGP richiede 25 o 30 dipendenti e che una MotoGP è anche molto più complessa come moto, forse non vorrei essere coinvolto in questo genere di cose, ma se Aprilia ci pensa e me lo chiede potrei certamente tenerne conto”.
Un Biaggi che si limita ad apparire possibilista, quindi, anche se i ben informati parlano di un progetto già avviato e giunto già a buon punto. Con un’indizio in più che arriva anche dall’attuale collaudatore di Aprilia, Lorenzo Savadori: “E’ chiaro che correre in MotoGP è il sogno di tutti i piloti e è anche il mio. Non mi sento di secondo livello rispetto a Espargarò e Vinales, nel senso che qui siamo trattati tutti alla stessa maniera e a contare è la squadra, non i singoli. Ma non posso negare che l’ambizione di fare una stagione per intero c’è”. E adesso, a quanto pare, ci sarà anche la possibilità, visto che è chiaro che, se Aprilia dovesse dare vita ad un team satellite, Lorenzo Savadori sarebbe certamente uno dei due piloti.