Charles Leclerc è vestito di rosso. Quando cammina a passo svelto nel paddock, con la tuta slacciata e lo sguardo già concentrato sul viso, quando entusiasta corre ad abbracciare i suoi uomini nel parco chiuso, quando salta sulle transenne per salutare i tifosi o quando guardandosi i piedi si dirige lentamente verso il ring delle interviste dopo un weekend da dimenticare. Sempre, in ogni immagine che abbiamo di lui, Charles Leclerc è vestito di rosso. Anche quando poi, nella vita di tutti i giorni, non indossa i colori della sua Ferrari. Perché quello che il monegasco si porta addosso è qualcosa che va oltre un contratto, una monoposto, uno stipendio stellare. "Il lavoro più bello del mondo", si dice sempre. Correre per vivere, farlo in Formula 1 e farlo con la scuderia dei sogni e della storia, della tradizione e del mito. Ma non si arriva lì, ai vertici del mondo del motorsport, per un lavoro. Così come non ci si costruisce attorno un amore e una passione che sembra essere cucita meticolosamente sulla pelle, ricamata come lo stemma del Cavallino che nei giorni più belli Charles indica con orgoglio. Qui, lì. Il giallo sul rosso, il Cavallino sul cuore. Batte il dito e sorride bambino, con lo sguardo di uno che conserva dentro di sé il disegno indelebile di un poster appeso sul muro della propria cameretta.
Mai ingiallito, mai scollato, mai strappato con la foga di chi quel sogno in giorni da dimenticare lo ha visto più lontano che mai. Una delusione facile, un incontro con la vita adulta che nessuno di noi vuole affrontare. Eppure Leclerc quel sentimento lo ha saputo tenere stretto, coltivarlo, portarselo dentro negli anni più complessi e nelle stagioni più lunghe. Resta lì, l'unico grande obiettivo di un pilota che potrebbe guardare fuori dagli orizzonti di Maranello: Charles vuole diventare un campione del mondo con la Ferrari, il resto non importa.
Lo ha chiarito molte volte, lo ha detto con le parole e con i fatti, e lo ha messo nero su bianco con la firma - arrivata oggi dopo lunghi proclami - di un rinnovo con la scuderia Ferrari in un contratto pluriennale che lo vedrà legato alla Ferrari dopo il 2024. Ed è così che anche oggi, nella testa di tutti, Charles Leclerc è vestito di rosso. Mentre ci si chiede quanto lungo sarà questo contratto, quali saranno i termini e le condizioni, il compenso e i bonus, o mentre ci si interroga su quali siano stati gli "intoppi" che, al contrario, stanno rallentando la firma di Carlos Sainz.
Mentre tutti intorno a lui chiedono e danno, tifano sperando in quel titolo promesso o provano ad abbattere le aspettative, il monegasco cresciuto in Ferrari resta quello che è, continuando ad assomigliare al sogno che ha sempre avuto. Un poster in camera, perfetto come il primo giorno, e uno stemma sul cuore per resistere a un futuro che nessuno può scrivere per lui. Lì, a Maranello. A casa sua, vestito di rosso.